Pnrr. Castellone (M5S): “Lavorare a digitalizzazione come strumento giustizia sociale”
La senatrice: “Dobbiamo sbrigarci perché poi una volta attuati i cambiamenti diventano quotidianità. Penso alla ricetta dematerializzata, è servito davvero poco perché tutti i cittadini usassero questo strumento traendone giovamento. Bisogna lavorare insieme: tecnici, politici e tecnici prestati alla politica, come siamo noi del Movimento 5 Stelle”.
12 LUG - La digitalizzazione come strumento di giustizia sociale per mettere le persone non solo al centro, ma prima di ogni politica. E' quanto emerso dal convegno "Trasformazione digitale. Cosa abbiamo imparato durante la pandemia e quali saranno le sfide del futuro", organizzato dalla senatrice del Movimento 5 Stelle
Mariolina Castellone, oggi al Senato, con
Luciano Floridi, University of Oxford e Università di Bologna;
Paolo Donzelli, dipartimento Trasformazione digitale;
Alessandro Bacci, Regione Lazio;
Daniele Piacentini, Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs;
Luciano Sale, Tim;
Roberto Vaino, Oracle;
Isabella Castiglioni, Università Milano Bicocca;
Stefania Mancini, I-Tel; Alessandro Preti, Cnr-Stazione zoologica Anton Dohrn e la senatrice del Movimento 5 Stelle
Maria Laura Mantovani.
"Da questa mattinata di lavori - ha concluso la Castellone - sono emersi tre spunti principali: Paolo Donzelli ci ha ricordato che abbiamo subito un processo rapidissimo di digitalizzazione, con l'ingresso, per esempio, nello smart working, ma ora dobbiamo diventare attori di questo processo coinvolgendo le persone, i pazienti (come evidenziato da Daniele Piacentini), i lavoratori, su cui si è soffermato Luciano Sale, e conquistare la loro fiducia: 'non le persone al centro, ma le persone prima', una bellissima frase che ha detto Piacentini".
E quindi, ha aggiunto, "valorizzare le competenze e la creatività. Paolo Donzelli ha evidenziato come la creatività ci deve permettere di immaginare il futuro e imparare a lavorare per obiettivi, come ci ha detto invece Roberto Vaino. E poi il secondo messaggio, importantissimo: Luciano Floridi ha posto l'attenzione sulla necessità di fare attenzione affinché la digitalizzazione diventi uno strumento di giustizia sociale, un'opportunità per tutti, come sottolineato anche da Roberto Vaino e Stefania Mancini che ci ha parlato della solidarietà digitale. E poi, ultimo spunto, da Alessandro Bacci: puntare sulla governance del digitale, non solo lo smart working ma smart organization, ovvero ridisegnare i processi. In quest'ottica Isabella Castiglioni ha spiegato come utilizzare gli strumenti per programmare interventi da mettere in atto, anche attraverso una rete pubblico-privato. Ecco, su questo dobbiamo lavorare e il tempo non gioca a nostro favore. Dobbiamo sbrigarci perché poi una volta attuati i cambiamenti diventano quotidianità. Penso alla ricetta dematerializzata, è servito davvero poco perché tutti i cittadini usassero questo strumento traendone giovamento. Bisogna lavorare insieme: tecnici, politici e tecnici prestati alla politica, come siamo noi del Movimento 5 Stelle".
12 luglio 2021
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