Bonaccini e Venturi (Regioni): “Un risultato molto importante per una categoria che rappresenta un ‘presidio’ di qualità’ del nostro Ssn”
19 DIC - “Dopo l’intesa di ieri sul Patto per la salute un altro traguardo è stato raggiunto. Si tratta di un risultato molto importante per una categoria di professionisti che rappresenta un ‘presidio’ di qualità e un fiore all’occhiello del nostro Servizio sanitario. Un ringraziamento particolare, per l’apporto fornito, va sia allo staff dell’Aran che alle organizzazioni sindacali”, lo hanno dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome,
Stefano Bonaccini, e il Presidente del Comitato di Settore Regioni- Sanità,
Sergio Venturi (Assessore della Regione Emilia-Romagna), commentando la firma odierna.
“All’inizio dell’anno – sottolineano il presidente della Conferenza delle Regioni e il Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità - sembrava impossibile che si riuscissero a conciliare le diverse posizioni e che si potesse arrivare alla firma entro la fine dell’anno. È davvero un segnale importante per il Servizio sanitario e per i cittadini”.
“Sappiamo – concludono Bonaccini e Venturi – che il contratto non risponde a tutte le aspettative delle categorie interessate, ma rappresenta davvero un passo in avanti importante e tutt’altro che scontato. Lo consideriamo il preludio migliore per l’apertura della nuova stagione contrattuale”.
Il testo affronta in modo più sistematico i principali istituti contrattuali, dovuti a diversi interventi legislativi che si sono susseguiti nel tempo. Sono stati risolti diversi nodi, a partire dalle relazioni sindacali con una regolazione semplificata ed unitaria della materia. Sono state ampliate ed innovate alcune tutele, ad esempio quelle concernenti le gravi patologie che necessitano di terapie salvavita, le misure in favore delle donne vittime di violenza, le ferie e i riposi solidali per i dirigenti che debbano assistere figli minori bisognosi di cure.
Un rilievo particolare è dato alla specialità di questa dirigenza, con un nuovo sistema degli incarichi per valorizzare la carriera dirigenziale, anche professionale, e nel relativo sistema di verifica e valutazione.
Sotto il profilo economico, il contratto prevede incrementi a regime del 3,48%, corrispondenti ad un beneficio medio complessivo di poco più di 190 Euro/mese. C’è poi una rivalutazione degli stipendi tabellari a regime di 125 Euro mese per tredici mensilità a cui si aggiungono gli ulteriori incrementi che hanno interessato la parte accessoria del salario, con una particolare attenzione agli istituti retributivi più direttamente correlati alla erogazione dei servizi (guardie mediche e retribuzione di risultato).
19 dicembre 2019
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