Standard e normative. Polh (Fides): "La sfida è costruire un solido quadro regolatorio di riferimento"
12 MAG - In apertura del suo intervento Damjan Polh, vicepresidente Fides (il sindacato sloveno di medici e dentisti), ha sottolineato che anche il lavoro dei medici può essere misurato sulla base di parametri economici. Gli obiettivi da tener sempre presenti sono un’adeguata valorizzazione del tempo a disposizione e la sicurezza dei pazienti. Ed è proprio su questi fattori che sono stati portati avanti i negoziati tra Fides e il governo. Tuttavia, ha osservato Polh, da parte della politica c’è spesso la tendenza a valutare i medici come portatori di un basso grado di efficienza.
Secondo Polh non c’è un forte interesse a elaborare normative calibrate su standard di effettiva qualità e sicurezza in quanto non sono veicolo di consenso politico. Sarebbero, invece, ancor più auspicabili in una fase in cui l’attività del medico è appesantito da una riduzione del personale e dal conseguente incremento dei carichi di lavoro. La fretta è quindi nemico sempre più diffuso e spesso ostacola l’assunzione di decisioni adeguate o impedisce di dedicare ai pazienti il tempo opportuno. In un simile contesto, la costruzione di un solido e preciso contesto normativo di riferimento è condizione ineludibile per raggiungere standard qualitativi di buon livello. Per Polh è quindi auspicabile definire standard su scala sovranazionale, che considerino la formazione un elemento fondante.
12 maggio 2014
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