Liste d’attesa. Magi (Sumai): “Volontà del Governo di risolvere il problema in maniera strutturale”
“E uno dei problemi delle liste d’attesa - sottolinea l'esponenente sindacale della specialistica ambulatoriale interna - è il mancato potenziamento della specialistica ambulatoriale, ovvero quel settore della medicina che opera nel territorio, anche al di fuori degli ospedali, e che ha negli anziani e nei cronici i propri pazienti. È ormai urgente quindi aumentare l’offerta di medici specialisti che ci sono e che sono sottoutilizzati rispetto al concreto fabbisogno”.
01 DIC - “Nel corso della conferenza stampa organizzata da
Senioritalia, per presentare l’iniziativa volta a creare un punto d’ascolto e di supporto per aiutare i tanti over 65 a ottenere il rispetto da parte dei CUP dei tempi indicati dai medici nelle prescrizioni per visite specialistiche, esami diagnostici e ricoveri, il sottosegretario alla salute,
Pierpaolo Sileri, ha ribadito a volontà del governo di risolvere in maniera strutturale il problema delle liste di attesa”. Così il segretario generale del SUMAI Assoprof,
Antonio Magi.
“Già in passato il ministro della Salute,
Roberto Speranza, si era espresso in questo senso parlando della necessità di incrementare le ore della specialistica ambulatoriale. Sono quindi fiducioso che a breve possano essere messe in atto le risorse economiche e normative necessarie per governare concretamente le liste d’attesa.
“Da parte mia – continua Magi – ribadisco quanto da tempo denunciato come SUMAI Assoprof ovvero: le inefficienze dei CUP che hanno reso la situazione, per milioni di cittadini cronici e anziani, terribile. Purtroppo se siamo giunti a questo punto è perché per anni il territorio è stato abbandonato e desertificato lasciando che i medici andassero in pensione senza che venissero sostituiti. Questo ha fatto esplodere il problema delle liste d’attesa, poiché tra domanda e offerta di prestazioni è completamente saltato il già precario equilibrio”.
“Uno dei problemi delle liste d’attesa – conclude Magi – è infatti il mancato potenziamento della specialistica ambulatoriale, ovvero quel settore della medicina che opera nel territorio, anche al di fuori degli ospedali, e che ha negli anziani e nei cronici i propri pazienti. È ormai urgente quindi aumentare l’offerta di medici specialisti che ci sono e che sono sottoutilizzati rispetto al concreto fabbisogno”.
01 dicembre 2021
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