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Comparto sanità. Nursing Up: “Proposte economiche Aran su nuovo contratto non rappresentano una svolta”


Il sindacato: “26 centesimi di aumento di indennità per ogni ora di lavoro notturno! Meno di 1 euro in più sono previsti per l'indennità di pronta disponibilità degli operatori sanitari, e ancora non si vede un percorso di carriera "degno di tal nome" per i professionisti sanitari! Stiamo parlando dei contenuti delle nuove proposte dell’Aran. Se queste sono le nefaste ipotesi, il contratto appare ben lontano dal rappresentare una svolta per i professionisti della sanità”

26 GEN - “E’ davvero il caso di dire che la montagna questa volta ha partorito un ridicolo topolino. Ci viene da pensare, ma non vorremmo mai fosse così, che le proposte economiche che abbiamo di fronte, in merito alla tanto attesa revisione del sistema indennitario degli operatori sanitari, ci sono pervenute dall’Aran notte tempo, qualche ora prima della nuova riunione, proprio per i contenuti tutt’altro che edificanti che ci fanno letteralmente strabuzzare gli occhi e sobbalzare dalle sedie”. È quanto afferma in una nota il sindacato Nursing Up.
 
“Ci era stato detto – prosegue la nota - , a più riprese, che le risorse a disposizione erano ben poche, in fondo lo sapevamo: ma qui, ancora una volta, si palesa una situazione delicata. Si parla di pronta disponibilità, ovvero del tempo libero da dedicare alla famiglia che i professionisti della salute destinano invece alle aziende sanitarie per la tutela della salute dei pazienti. Siamo di fronte a un quadro a dir poco desolante: gli infermieri verrebbero ancora una volta penalizzati, a discapito di una valorizzazione che dovrebbe finalmente arrivare, ma che giorno dopo giorno ancora non si vede concretamente”.
 
I punti della proposta Aran bocciati dal Nursing Up:
- Non va bene che l’Aran si ostini a voler togliere agli infermieri turnisti il compenso per il lavoro straordinario effettuato durante i festivi infrasettimanali, facendo in tal modo carta straccia dei traguardi sindacali ottenuti, da ultimo con una specifica sentenza della cassazione. Ancora l’Aran vorrebbe stravolgere (in modo peggiorativo) i criteri di calcolo dello straordinario!
 
- Non va bene che l'ARAN, pretendendo di rideterminare il compenso per il lavoro straordinario, che oggi è rapportato alla retribuzione mensile comprensiva del rateo della tredicesima mensilità, voglia attribuirgli un’unica tariffa, valida per tutti i dipendenti, senza più differenziazione, con il risultato che un infermiere, o un altro professionista sanitario percepiranno, con tutto il rispetto, la stessa tariffa di un ausiliario.
 
- Non va bene che l’Aran faccia equilibrismo sulle indennità specifiche destinate dalla legge di bilancio 2021 agli infermieri ed alle professioni sanitarie, sostenendo, con dubbia legittimità, che si tratta di un “riconoscimento operato dal contratto”. Sarebbe invece opportuno che si adoperasse, invece di limitarsi a mere enunciazioni, peraltro laconiche perché non parlano ancora di importi, quantificando definitivamente l’importo di tale indennità, da mettere nella disponibilità del tavolo negoziale, integrandola dignitosamente con ulteriori risorse, queste sì contrattuali.
 
- Stiamo ancora aspettando che l’ARAN ci dica cosa vogliono fare dell’incarico professionale che noi abbiamo richiesto, da attribuire a tutti i professionisti sanitari come già accade per i medici, senza distinzioni alcune e senza limitazioni tra un professionista e l’altro.
 
- Da ultimo, ma non per importanza, abbiamo contestato, sempre all'ARAN, il suo silenzio riguardo alla nostra richiesta, su come intende garantire agli infermieri ed alle altre professioni sanitarie gli stessi percorsi di avanzamento di carriera che, invece, vengono previsti per il personale delle aree più basse.

26 gennaio 2022
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