Farmacisti. La Corte dei conti promuove l’Enpaf: “Bilancio 2019 in avanzo di 192 mln”
Per la magistratura contabile l’Ente di previdenza gode di buona salute. Unico rilievo è l’aumento dei crediti verso gli iscritti per cui si sollecita “l’esigenza che l’Ente ponga in essere ogni utile iniziativa ai fini della sollecita riscossione”. IL DOCUMENTO
16 FEB - “Anche per il 2019, i risultati di gestione dell’Enpaf non evidenziano significativi profili di criticità. La gestione economica dell’esercizio 2019 si è chiusa con un avanzo pari a 192,11 milioni, in aumento rispetto all’esercizio precedente nel quale era stato pari a 109,94 milioni. L’incremento è dovuto, da un lato alla diminuzione dei costi e, dall’altro, all’incremento dei proventi finanziari da partecipazione”. È quanto si legge nella relazione della Corte dei conti sulla gestione 2019 dell’Ente di previdenza dei farmacisti.
La sintesi della relazione:
Nel 2019 gli iscritti erano pari a 96.829 unità, in aumento di 1.173 unità rispetto al 2018. Sono stati erogati 24.945 trattamenti pensionistici, per un importo complessivo di 153,03 milioni, in lieve aumento rispetto all’esercizio precedente (nel quale erano, rispettivamente, 24.925 e 152,44 milioni).
Anche nel 2019 ha operato la convenzione con EMAPI, fondo sanitario integrativo, finalizzata a garantire prestazioni assistenziali agli iscritti a fronte di un costo, a carico dell’Ente, che, nell’esercizio considerato, è stato pari a 5,7 milioni. A partire dal 2020, potranno accedere alle prestazioni integrative solo gli iscritti in regola con la contribuzione. La consistenza numerica del personale dell’Ente al 31 dicembre 2019 era pari a 82 unità, con riduzione di una unità, rispetto all’esercizio precedente.
Nel 2019 gli oneri del personale sono stati pari ad euro 5.115.015, in aumento di 77.896 euro, rispetto all’esercizio precedente. Anche per il 2019, i risultati di gestione dell’Enpaf non evidenziano significativi profili di criticità. La gestione economica dell’esercizio 2019 si è chiusa con un avanzo pari a 192,11 milioni, in aumento rispetto all’esercizio precedente nel quale era stato pari a 109,94 milioni. L’incremento è dovuto, da un lato alla diminuzione dei costi e, dall’altro, all’incremento dei proventi finanziari da partecipazione. I crediti ammontano a 69,29 milioni, di cui 64,1 milioni relativi a “crediti verso iscritti e terzi contribuenti”, da riferirsi, in prevalenza, a crediti da contribuzione soggettiva che, in crescente aumento nell’ultimo quinquennio, si attestano nel 2019 a 52,57 milioni e ai crediti nei confronti delle Asl inerenti al contributo dello 0,90 per cento, nel 2019 pari a 11,4 milioni.
Tenuto conto della rilevante consistenza dei crediti verso gli iscritti, si ribadisce, ancora una volta, l’esigenza che l’Ente ponga in essere ogni utile iniziativa ai fini della sollecita riscossione, anche precisando nella nota integrativa dei bilanci di ciascun esercizio quali siano state le iniziative intraprese e quali risultati abbiano conseguito. Nel 2019 il risultato della gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare è stato pari a 14,8 milioni, in forte diminuzione rispetto al precedente esercizio nel quale era stato pari a 36 milioni, a causa, principalmente, di minusvalenze da svalutazione. Anche il risultato riferito alla gestione previdenziale e assistenziale è diminuito rispetto all’esercizio precedente, attestandosi a 108,9 milioni, a fronte dei 116,3 milioni del 2018.
L’Enpaf ha predisposto il rendiconto finanziario elaborato con il metodo indiretto, ponendo a confronto i risultati del 2019 con quelli del 2018 ed evidenziando che nel 2019 la gestione reddituale ha determinato un flusso finanziario pari a 118,48 milioni. Il flusso finanziario mette in evidenza, rispetto al precedente esercizio, una maggiore attività di investimento in attività finanziarie non immobilizzate per 241,8 milioni. La liquidità a fine esercizio 2019 è risultata pari a 262,32 milioni, a fronte dei 262,37 milioni della liquidità di inizio esercizio. Il bilancio tecnico, riferito a un arco temporale di cinquanta anni, in conformità alle vigenti disposizioni normative, è stato approvato dal Consiglio nazionale dell’Ente, con deliberazione n. 12 del 27 novembre 2018, le cui proiezioni sono riferite all’arco temporale 2018-2067. Il bilancio tecnico evidenzia che i dati prospettici indicano un sostanziale equilibrio economico finanziario della gestione previdenziale, con saldi previdenziali che si mantengono positivi per tutto il periodo di osservazione (in crescita fino al 2020, con un trend decrescente fino al 2047 e di nuovo in aumento negli anni successivi).
Dal bilancio tecnico risulta che il patrimonio passa dai 2.290 milioni del 2017 ai 12.162 milioni di fine periodo. La convenzione farmaceutica recepita con d.p.r. n. 371 del 1998 ha modificato la precedente disciplina del contributo dello 0,15 per cento, prevedendone la destinazione ai titolari di farmacia privata, in quota pro capite, per le prestazioni extra professionali poste a carico delle farmacie.
La gestione separata del contributo dello 0,15 per cento risulta dal rendiconto patrimoniale ed economico delle attività svolte per effetto di tale differente gestione e nel 2019 ha registrato un avanzo di esercizio di 197.363 euro, derivante dalla differenza tra ricavi (5.752.927 euro) e costi (5.555.564 euro). Per effetto dell’andamento economico dell’esercizio, il patrimonio netto della gestione autonoma è passato dai 4,45 milioni del 2018 ai 4,65 milioni del 2019.
16 febbraio 2022
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