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Contratto veterinari. Uil Fpl chiede qualifica e indennità degli ufficiali di polizia giudiziaria


In una lettera alla Sisac il sindacato richiama, in particolare, al Dlgs 27 che, all’art. 2 comma 11, attribuisce al personale che si occupa di garantire la sicurezza alimentare e il benessere animali la qualifica di Ufficiale o Agente di Polizia Giudiziaria nei limiti del servizio cui è destinato. Per la Uil Fpl è “necessario” ed “ inevitabile” inserire nel prossimo contratto la qualifica di UPG per tutti i medici e medici veterinari del Dipartimento di Prevenzione addetti ai controlli ufficiali, "in equiparazione a quanto prevede il CCN della dirigenza medica e veterinaria”. LA LETTERA ALLA SISAC

03 MAG - È “necessario" ed "inevitabile" inserire nel prossimo rinnovo contrattuale "la qualifica di UPG (ufficiali di polizia giudiziaria, ndr) e la relativa indennità per tutti i medici e medici veterinari del Dipartimento di Prevenzione addetti ai controlli ufficiali e altre attività istituzionali, in equiparazione a quanto prevede il CCN della dirigenza medica e veterinaria”. È quanto sostiene il responsabile nazionale Uil Fpl Specialistica Ambulatoriale, Pier Luigi Patrono, in una lettera indirizzata al coordinatore della Sisac, Marco Luca Caroli. 

Per Patrono, se è vero che “diverse regioni stanno già provvedendo in autonomia a colmare questo vuoto normativo, normando il conferimento della qualifica di UPG ai medici veterinari specialisti ambulatoriali negli accordi integrativi regionali.”, tuttavia “non possiamo permetterci di lasciare tale responsabilità al livello regionale, rischiando una situazione di contrasti e disparità di trattamento contrattuale e azione amministrativa”. 

La Uil Fpl considera “urgente e prioritario il raggiungimento di questo assetto contrattuale, non solo per armonizzare la contrattazione collettiva al quadro normativo, ma anche per la dignità dovuta alla professionalità dei medici veterinari specialisti ambulatoriali, che ancora oggi in molte Aziende sono discriminati ingiustamente, a parità di professione e professionalità, per la sola qualificazione giuridica del loro rapporto". 

Per il sindacato, le ragioni di questa richiesta vanno ritrovate, ad esempio, nell'art. 2 comma 11 del D. Lgs. 02.02.2021 n. 27, in cui si stabilisce che “al personale delle Autorità competenti di cui al comma 1 (Ministero della salute, regioni, province autonome e Aziende sanitarie locali), addetto ai controlli ufficiali e altre attività ufficiali, è attribuita la qualifica di Ufficiale o Agente di Polizia Giudiziaria nei limiti del servizio cui è destinato e secondo le attribuzioni ad esso conferite. Tale personale possiede la qualifica di pubblico ufficiale e può in ogni caso richiedere, ove occorra, l’assistenza della forza pubblica”. 

D’altronde, osserva la Uil Fpl, “è ormai chiaro da tempo che l’orientamento dell’Unione Europea è quello di legare la funzione di UPG e di Pubblico Ufficiale al ruolo svolto e non certamente al tipo di contratto stipulato dal funzionario. Gli artt. 25 e 32 dell’ACN del 2020 (precedente all’entrata in vigore delle nuove normative Comunitarie e Nazionali), sia pur indirettamente, riconoscono ai medici veterinari specialisti ambulatoriali la funzione di pubblici ufficiali e perciò di UPG”, ma “senza alcuna indennità economica e senza la necessaria nomina prefettizia”.

03 maggio 2022
© Riproduzione riservata

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