Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Formaldeide. Rischi e misure di protezione per gli addetti del comparto sanitario


Il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail ha analizzato l’esposizione degli operatori dei laboratori di anatomia patologica a questo composto organico. Raccomandato lo svolgimento delle operazioni di trattamento in locali freschi e opportunamente aerati con ventilatori o depuratori con filtri speciali. Indicato POI di limitare al minimo possibile il numero di lavoratori esposti, di curare la loro formazione, di garantire un’opportuna sorveglianza sanitaria e di iscriverli nel registro degli esposti a cancerogeni. IL DOCUMENTO

24 MAG -

In natura è presente come prodotto del metabolismo di sistemi viventi e le sue principali fonti espositive risiedono nei processi di combustione, nelle vernici, in alcuni tipi di colle e anche in taluni alimenti come i cibi affumicati. Altrettanto esteso è il suo uso industriale, per esempio nel trattamento dei polimeri, del legno, nella sintesi di materie plastiche. Infine, viene ampiamente utilizzata nell’allestimento di preparati istologici, nella fissazione di tessuti in anatomia patologica e nelle attività funerarie di imbalsamazione e di conservazione.

Della formaldeide, un composto organico volatile tra i più diffusi, incolore e particolarmente irritante, si occupa un factsheet curato dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail. Il documento si sofferma in particolare sull’esposizione occupazionale nei laboratori di anatomia patologica, evidenziando i rischi principali e indicando le misure organizzative di protezione e prevenzione più idonee.

Gli effetti sulla salute umana e gli standard internazionali di esposizione professionale. Preliminarmente, la scheda esamina le ripercussioni della formaldeide sulla salute umana. L’esposizione più significativa a questa sostanza, altamente reattiva, solubile in acqua e molto assimilabile dal corpo, avviene per via inalatoria, quasi il 90%, producendo irritazione di mucose, occhi, gola e vie respiratorie. Ma per l’IARC (International Agency for Research on Cancer) è considerata anche cancerogeno certo già dal 2006, e approfondimenti successivi hanno confermato questa classificazione in base a evidenze epidemiologiche sufficienti per tumori della rinofaringe e leucemia. Il factsheet riporta in dettaglio le risultanze di alcune agenzie internazionali che ne hanno fissato i valori limite per l’esposizione professionale, raccomandando la necessità di una sorveglianza sanitaria non limitata agli aspetti cancerogeni, ma relativa anche agli effetti irritativi e sensibilizzanti.


La formaldeide e il suo uso in anatomia patologica. In un paragrafo specifico viene poi trattato il suo utilizzo nel comparto sanitario come fissativo nelle operazioni di allestimento di preparati istologici. La soluzione acquosa di formaldeide permette non solo di svolgere diversi esami diagnostici, ma anche di conservare e di movimentare materiali biologici prelevati in sala operatoria e in ambulatori di prelievo bioptico nel corso di interventi chirurgici e biopsie. Da qui l’elenco del personale sanitario maggiormente esposto, che include sia chi opera direttamente in laboratorio sia chi è coinvolto nelle operazioni di smistamento e smaltimento.  

Le misure di prevenzione per i lavoratori. Riguardo alle modalità di gestione dell’esposizione a formaldeide, la scheda fa presente che le molteplici soluzioni disponibili si avvalgono non solo di dispositivi di protezione individuale e collettiva, ma anche di disposizioni tecniche di riduzione al minimo del pericolo di nocività. In particolare, viene raccomandata l’adozione di misure organizzative adeguate, come lo svolgimento delle operazioni di trattamento in locali freschi e opportunamente aerati con ventilatori o depuratori con filtri speciali. Infine, viene indicato di limitare al minimo possibile il numero di lavoratori esposti, di curare la loro formazione, di garantire un’opportuna sorveglianza sanitaria e di iscriverli nel registro degli esposti a cancerogeni.

Fonte: Inail



24 maggio 2022
© Riproduzione riservata

Allegati:

spacer Il documento

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy