Medici ancora inadempienti rispetto all’obbligo formativo richiamati con una lettera da parte dell’Ordine. È quanto sta succedendo in questi giorni a Palermo, dove l’OMCeO presieduto da Salvatore Amato ha inviato comunicazioni formali ad ogni singolo professionista ancora non in regola con i crediti ECM, invitandolo a recuperare il gap a stretto giro.
Mancano infatti poco più di due mesi alla scadenza del triennio, prevista per il 31 dicembre prossimo. Chi non lo farà rischia di incappare in sanzioni e nell’impossibilità di accedere alla copertura assicurativa. La lettera inviata dall’Ordine ai propri professionisti segue una comunicazione analoga fatta alcuni mesi fa dal Cogeaps, il quale aveva mandato a tutte le federazioni la posizione formativa degli iscritti. Ne abbiamo parlato con il Presidente dell’OMCeO di Palermo, Salvatore Amato.
Presidente Amato, come Ordine dei medici di Palermo avete di recente inviato lettere personali ai medici ancora non in regola con l’obbligo formativo ECM. Ce ne può parlare?
È già da tempo che l’Ordine dei medici di Palermo invia messaggi, via WhatsApp ed e-mail, ai colleghi per spingerli a mettersi in regola con l'obbligo formativo ECM, sia per quanto riguarda gli anni precedenti che per quello in corso. Dopo la nota inviata dal Cogeaps a tutti gli Ordini, abbiamo pensato, come Ordine dei medici, di inviare note molto più precise a tutti i colleghi per invitarli a mettersi in regola con la propria situazione relativa all'obbligo formativo. Ebbene, nel mese di settembre abbiamo inviato una nota scritta a tutti i medici. Nota che è stata inviata di nuovo via mail il 18 ottobre e con cui abbiamo invitato gli iscritti a mettersi in regola e di rivolgersi all’Ordine se necessario.
Abbiamo un ufficio formazione dedicato proprio a questo aspetto: per aiutare i medici a mettersi in regola o a vedere la propria posizione, nel caso in cui qualcuno dovesse trovare difficoltà ad accedere al portale del Cogeaps. Insieme alla nota abbiamo inviato sia la Comunicazione 153 della Federazione degli Ordini, la quale ricordava la nota del Cogeaps, e due delibere della Commissione Nazionale ECM, con cui veniva data la possibilità ai medici di spostare i crediti formativi agli anni precedenti. Era compresa anche la delibera che conferiva un bonus di 30 crediti a tutti i colleghi che hanno prestato servizio durante la pandemia. In una delle note viene anche citata la possibilità, per gli anni a venire, per tutti coloro che faranno la direzione scientifica di congressi o relazioni, di poter trasformare l’attività convegnistica in crediti formativi.
È evidente, dunque, che da parte nostra c’è la massima disponibilità, dimostrata anche dalla presenza dell’ufficio a cui possono rivolgersi i colleghi per ricevere un aiuto a sistemare la propria situazione formativa. Devo però dire qualcosa in più. Al di là del fatto che si rischia di incappare in sanzioni o limitazioni, come quelle già accennate dal nostro Presidente per quanto riguarda la parte assicurativa, devo ricordare che l’aggiornamento continuo del medico è un obbligo deontologico ed etico. Il medico ha l’obbligo di essere aggiornato su quelle che sono le ultime evidenze scientifiche della nostra professione. Ricordo che il medico svolge una funzione pubblica e contrae un rapporto contrattuale con la persona a cui deve prestare la propria opera professionale.
Ha fatto riferimento alla possibilità, per i medici inadempienti, di non riuscire ad accedere alla copertura assicurativa. Un rischio molto importante che va ad aggiungersi alle altre possibili sanzioni…