“Anche per il 2021, i risultati di gestione dell’Enpaf non evidenziano significativi profili di criticità”. È quanto sottolinea la Corte dei conti nella sua relazione sull’esercizio 2021 dell’Ente previdenziale dei farmacisti.
“Nel 2021 – si legge - gli iscritti erano pari a 99.077 unità, in aumento di 1.329 unità rispetto al 2020 (97.748), con un incremento dell’1,4 per cento. Sono stati erogati 25.906 trattamenti pensionistici, per un importo complessivo di 155,43 mln, in aumento rispetto all’esercizio precedente (nel quale erano, rispettivamente, 24.815 e 154,71 mln). Anche nel 2021 ha operato la convenzione con l’Ente di mutua assistenza per i professionisti italiani (Emapi), fondo sanitario integrativo, finalizzata a garantire prestazioni assistenziali agli iscritti a fronte di un costo, a carico dell’Ente, che, nell’esercizio considerato, è stato pari a 6,3 mln”.
“A partire dalla annualità assicurativa 2020 – ricorda la Corte - , l’accesso alle prestazioni previste dalla convenzione è subordinato alla condizione della regolarità contributiva del richiedente. L’indennità di carica dei titolari degli organi è rimasta ferma negli importi mensili previsti dal d.m. del 31 ottobre 1979. L’importo dei compensi erogati agli organi di amministrazione e controllo, comprensivi dei rimborsi spese per missioni, è stato pari ad euro 270.841, in aumento di 51.063 euro rispetto al precedente esercizio (euro 219.778). La consistenza numerica del personale dell’Ente al 31 dicembre 2021 era pari a 88 unità, compreso il direttore generale, con un decremento di 18 unità, rispetto all’esercizio precedente. Nel 2021 gli oneri del personale sono stati pari ad euro 5.350.738, in diminuzione di 322.117 euro, rispetto all’esercizio precedente (euro 5.672.855)”.
Nella delibera si evidenzia che “la consistenza a fine 2021 del patrimonio netto si è attestata a 2.978,852 mln, con un aumento rispetto al precedente esercizio di importo pari all’avanzo di esercizio (183,674 mln). I crediti ammontano a 103,984 mln (82,662 mln nel 2020), di cui 98,1 mln relativi a “crediti verso iscritti e terzi contribuenti”, da riferirsi, in prevalenza, a crediti da contribuzione soggettiva che, in crescente aumento nell’ultimo quinquennio, si attestano nel 2021 a 87,37 mln, e ai crediti nei confronti delle Asl inerenti al contributo dello 0,90 per cento, nel 2021 pari a 10,68 mln”.
“Si ribadisce, ancora una volta, l’esigenza che l’Ente intraprenda ogni utile iniziativa ai fini della sollecita riscossione, anche precisando nella nota integrativa dei bilanci di ciascun esercizio quali siano state le iniziative intraprese e quali risultati abbiano conseguito” segnala la Corte dei conti.
“A fronte della liquidità di inizio periodo, pari a 397,852 milioni – si evidenzia -, la liquidità complessiva dell’Ente, a fine esercizio, è risultata pari a 56,665 milioni. La gestione economica dell’esercizio 2021 si è chiusa con un utile pari a 183,67 mln, in aumento rispetto all’esercizio precedente nel quale era stato pari a 121,67 mln. L’aumento registrato nel 2021 in relazione al precedente esercizio (50,96 per cento e, in valori assoluti, 62,002 mln) è dovuto, da un lato, all’incremento della voce proventi da partecipazioni (+20,7 mln), pari al 30 per cento, dall’altro al miglior saldo tra rivalutazioni (+21 mln nel 2021) e svalutazioni (-14,4 mln nel 2021), pari a 6,6 mln, contro il saldo negativo dell’esercizio precedente, che era pari a -37,8 mln”.
“L’Enpaf ha predisposto il rendiconto finanziario elaborato con il metodo diretto, ponendo a confronto i risultati del 2021 con quelli del 2020 ed evidenziando che nel 2021 la gestione reddituale ha determinato un flusso finanziario pari a 119,8 mln (120,4 mln nell’esercizio precedente). Il bilancio tecnico, riferito a un arco temporale di cinquanta anni, approvato dal Consiglio nazionale dell’Ente, evidenzia un sostanziale equilibrio economico-finanziario della gestione previdenziale per tutto il periodo di osservazione (2018 – 2067)”, conclude la delibera.