Nuove assunzioni medici e infermieri: Ma per lo Snami “non ci si può concentrare solo sugli ospedali”
Per il sindacato della medicina generale “sugli ospedali si investe rilanciando il territorio”, dove si rischia “il vero collasso” a causa della carenza di medici di medicina generale e delle “pessime” condizioni di lavoro. Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
16 SET - “Un passo importante, ma da solo non sarà sufficiente a risolvere la crisi del Servizio Sanitario Nazionale. Non possiamo limitarci a concentrarci sugli ospedali, quando il vero collasso rischia di avvenire sul territorio, a causa della carenza di medici di medicina generale e delle pessime condizioni di lavoro che rendono la professione sempre meno attrattiva”.
Angelo Testa, presidente nazionale Snami, commenta così, in una nota, il piano del Governo per l’assunzione di 30.000 medici e infermieri.
“I Medici di Medicina Generale, già sovraccarichi di lavoro e di burocrazia -continua
Federico Di Renzo, addetto stampa nazionale Snami - sono al collasso, senza alcun riconoscimento adeguato nonostante per la salute collettiva siano fondamentali e insostituibili.”
“Per rendere il sistema davvero sostenibile il sistema - aggiunge
Matteo Picerna, Vice segretario nazionale Snami - il nostro sindacato chiede l’introduzione di sgravi fiscali specifici ,come la flat tax ,sulle varie attività extra tra cui vaccinazioni, programmi di prevenzione pubblica ed obiettivi di particolare interesse collettivo.”
“Dobbiamo uscire dalla logica che finanziando le case di comunità risolviamo le criticità della medicina territoriale - puntualizza
Simona Autunnali, tesoriere nazionale Snami-, né di continuare a caricare i medici di famiglia di burocrazia inutile. I servizi sono fatti di organizzazione, di attrezzature ma soprattutto di personale e su questo dobbiamo investire.”
“I medici di M.G. chiedono uno straordinario investimento nel territorio – conclude
Angelo Testa – prima che sia troppo tardi e della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
16 settembre 2024
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