Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 18 FEBBRAIO 2025
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Burnout. Anaao: “È una realtà, non una moda. Basta delegittimare i medici e i dirigenti sanitari”


“Chiunque attacchi i medici e i dirigenti sanitari attacca tutti noi. E noi reagiremo con forza, anche nelle sedi legali. Chiediamo al Ministro della Salute di intervenire sugli attacchi degli avvocati avvoltoi, di intervenire sulla depenalizzazione dell'atto medico e di dare un segnale di presenza, perché l'assenza è durata troppo tempo. E lo ribadiremo sabato 25 gennaio a Roma insieme a tutti i colleghi e le colleghe che vorranno seguirci. Il tempo è scaduto”.

22 GEN -

“L'operazione, ormai non più sotterranea, di delegittimazione del ruolo del medico e dell'infermiere in Italia prosegue anche sulla stampa. È di questa mattina l’ultimo articolo che desta grande rammarico e preoccupazione perché mette addirittura in dubbio l’autenticità del burnout: i medici si dichiarerebbero in burnout senza esserlo, ma solo perché ‘fa figo’, mettendo tra l’altro in discussione i dati ufficiali del Ministero della Salute e dell'Ocse, secondo i quali questa sindrome colpisce il 51% dei medici”.

Così il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio.

“Fa davvero ‘figo’ – si chiede Di Silverio - non avere più tempi di conciliazione tra famiglia e lavoro? Fa ‘figo’ andare al lavoro ogni giorno con la speranza di non essere aggrediti, malmenati o denunciati? Fa ‘figo’ lavorare più di 60 ore a settimana e guadagnare meno del resto d'Europa? Fa ‘figo’ lavorare per 40 anni senza il riconoscimento professionale e personale che ogni professione merita? Tutto questo non può che condurre al burnout”.


“Parlare di burnout è pericoloso perché significherebbe ammettere che metà dei medici non è in grado di curare. Ma è più facile accusare i medici di opportunismo, far percepire alla popolazione che il problema dell'accesso alle cure non è il disinvestimento decennale in sanità, ma sono i medici stessi. Secondo questa narrativa – dichiara Di Silverio - i medici sarebbero o pazienti psichiatrici o lavativi megalomani e masochisti che fingono di essere in burnout per apparire alle cronache”.

“Questi messaggi fanno male ai professionisti – prosegue Di Silverio - e minano ulteriormente il rapporto di fiducia medico-paziente, già deteriorato nel tempo. Sarebbe, invece, più utile parlare dei medici, dei dirigenti sanitari e degli infermieri come professionisti seri che, nonostante tutto, non abbandonano la nave come avviene in altri paesi per molto meno. Sarebbe più utile infondere fiducia nel medico e proteggere mediaticamente, legislativamente e socialmente una figura che, continuando così, sarà a breve in via di estinzione”.

“Per questo motivo – annuncia Di Silverio - a febbraio organizzeremo un "D-Day", un giorno in cui denunceremo contemporaneamente le Aziende sanitarie che non rispettano le norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e che provocano stress lavoro-correlato. Denunceremo le condizioni di lavoro disastrose in cui migliaia di professionisti cercano di destreggiarsi ogni giorno tra burocrazia, aggressioni, tecnologie obsolete e obblighi amministrativi che non ci appartengono”.

“La risposta è chiara: chiunque attacchi i medici e i dirigenti sanitari attacca tutti noi. E noi reagiremo con forza, anche nelle sedi legali. Chiediamo al Ministro della Salute di intervenire sugli attacchi degli avvocati avvoltoi, di intervenire sulla depenalizzazione dell'atto medico e di dare un segnale di presenza, perché l'assenza è durata troppo tempo. E lo ribadiremo sabato 25 gennaio a Roma insieme a tutti i colleghi e le colleghe che vorranno seguirci. Il tempo è scaduto”.



22 gennaio 2025
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy