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Medicina generale. Snami al Senato: “Trasformare l’attuale corso di formazione in una vera scuola di specializzazione”


La professione del medico di famiglia è sempre meno attrattiva e i dati lo confermano: oltre 5.500 medici già mancanti, 7.300 in pensione entro il 2027, borse di studio non assegnate e tassi di abbandono preoccupanti. Se non si interviene subito, tra pochi anni i pazienti non avranno più un riferimento sul territorio.

11 MAR -

Lo Snami è intervenuto oggi in Senato per denunciare la grave crisi della medicina generale e proporre la riforma della formazione per arrivare ad una specializzazione in medicina generale. La professione del medico di famiglia è sempre meno attrattiva e i dati lo confermano: oltre 5.500 medici già mancanti, 7.300 in pensione entro il 2027, borse di studio non assegnate e tassi di abbandono preoccupanti. Se non si interviene subito, tra pochi anni i pazienti non avranno più un riferimento sul territorio.

“Il problema non è solo il numero insufficiente di medici – ha dichiarato Angelo Testa, Presidente Snami– ma il fatto che sempre meno giovani scelgano questa strada. Il motivo è chiaro: un percorso formativo inadeguato, mal retribuito e senza tutele, un carico di lavoro eccessivo e una professione che appare sempre meno sostenibile.”

Snami chiede la trasformazione dell’attuale Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale in una vera Scuola di Specializzazione con un settore scientifico disciplinare dedicato, strutturata su quattro anni: due anni in ospedale per acquisire solide competenze cliniche e due anni sul territorio per formare medici realmente preparati alla gestione della sanità del futuro. È indispensabile garantire agli specializzandi in medicina generale gli stessi diritti e tutele degli altri colleghi, con una retribuzione adeguata e un contratto chiaro nell’Accordo Collettivo Nazionale per evitare sfruttamento e precarietà. La formazione deve essere omogenea su tutto il territorio nazionale, superando le attuali disparità regionali, e deve riconoscere l’equipollenza ai colleghi che hanno già completato il triennio.

“Non c’è più tempo – ha aggiunto Federico Di Renzo, addetto stampa nazionale Snami– la medicina generale rischia di scomparire. I medici di famiglia sono sommersi dalla burocrazia, il carico di lavoro è insostenibile e gli stipendi non sono competitivi. Se la politica non interviene subito, la medicina del territorio sarà svuotata e i pazienti più fragili ne pagheranno il prezzo più alto.”




11 marzo 2025
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