Aggressioni in sanità. Giovani Medici scrivono a Meloni: “Escalation da fermare”
Per l’associazione Giovani Medici per l’Italia è necessario che “il Governo ponga con urgenza questo tema al centro dell’agenda politica” per “restituire dignità e sicurezza a chi ogni giorno opera con dedizione al servizio della salute pubblica”. Chiesta la modifica del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro affinché venga inserito uno specifico capitolo inerente la protezione dalle aggressioni e dalle violenze nel settore ospedaliero e sanitario. LA LETTERA
17 APR - Il fenomeno delle aggressioni in sanità ha subito una preoccupante escalation, che va interrotta. Per questo il presidente nazionale GMI (Giovani medici per l’Italia),
Antonio Cucinella, ha scritto al presidente del Consiglio,
Giorgia Meloni, chiedendo un urgente intervento.
“Tali episodi – si legge nella lettera aperta - non sono più casi isolati, ma costituiscono un fenomeno diffuso, che mina la sicurezza e la serenità di chi ha scelto di dedicare la propria vita alla cura degli altri. La violenza contro i medici non è solo un attacco a singoli professionisti, ma rappresenta una grave minaccia alla tenuta del nostro sistema sanitario. I luoghi di cura devono tornare ad essere spazi sicuri, sia per chi vi lavora sia per i pazienti”.
Benché molto sia stato fatto con l’approvazione del decreto-legge 137/2024, convertito nella legge n. 171/2024, che prevede pene più severe per chi aggredisce o minaccia il personale sanitario, per Cucinella “molto rimane da fare. Questa legge infatti rappresenta un ottimo deterrente, ma nulla fa di concreto per prevenire che la violenza avvenga. Per questo chiediamo che venga modificato il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, il famoso Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n.81, affinché venga inserito per le realtà ospedaliere e sanitarie in senso lato, uno specifico capitolo inerente la protezione dalle aggressioni e dalle violenze nel settore ospedaliero e sanitario”. GMI chiede inoltre a Meloni di “non escludere le Associazioni rappresentative di questi Professionisti dal tavolo che deciderà come modificare il Testo”.
“Stiamo lanciando questo grido di aiuto prima che avvenga l’irreparabile – conclude Cucinella - e confidiamo nella Sua sensibilità istituzionale e nel Suo impegno personale affinché il Governo ponga con urgenza questo tema al centro dell’agenda politica. È necessario restituire dignità e sicurezza a chi ogni giorno opera con dedizione al servizio della salute pubblica”.
17 aprile 2025
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