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Dpfp. Onotri (Smi): “Spesa/Pil ancora sotto alla media Ue. Basta soluzioni temporanee per la sanità”  


Per il segretario generale del Sindacato Medici Italiani le risorse previste “non lasciano spazio a interventi realmente mirati al rafforzamento del sistema sanitario pubblico”. Per Onotri “non possiamo continuare con una sanità fondata sull’emergenza continua, mentre gli stipendi italiani restano tra i più bassi d’Europa. Occorrono investimenti veri e duraturi, serve una programmazione nazionale seria e strutturale”.

09 OTT - “Il Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFB) 2025, che oggi arriva nell’Aula di Montecitorio prevede importanti scelte per la professione medica e annuncia un rapporto spesa sanitaria/PIL stabile al 6,4% per gli anni 2025, 2027 e 2028, con un leggero aumento al 6,5% nel 2026, ma ben al di sotto della media di altri paesi europei. Si tratta, purtroppo, di fondi per la sanità in gran parte già destinati e che serviranno a coprire spese vincolate e obbligatorie, come la prosecuzione di progetti avviati con il PNRR”. Lo dichiara, in una nota, Pina Onotri, segretario generale dello Smi.

Per Onotri si tratta di “risorse che non lasciano spazio a interventi realmente mirati al rafforzamento del sistema sanitario pubblico. Alla fine solo una quota residuale sarà potenzialmente disponibile per il personale, ma non per aumenti strutturali o assunzioni. Si parla ancora una volta d’indennità per attività specifiche per dirigenti medici del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn). Non possiamo continuare con una sanità fondata sull’emergenza continua, mentre gli stipendi italiani restano tra i più bassi d’Europa. Occorrono investimenti veri e duraturi, serve una programmazione nazionale seria e strutturale”.

“Il DPFB contiene, poi - aggiunge il segretario generale dello Smi -, importati collegati come la delega al Governo per l’adozione di misure in materia di riorganizzazione dell’assistenza territoriale e revisione del modello organizzativo del Servizio Sanitario Nazionale che rimandando ancora nel tempo scelte essenziali che invece dovrebbero essere discusse da tutta la categoria medica”.

Occorrerebbe avviare, inoltre, con questo DPFB, secondo Onotri, “una politica che miri a investimenti per maggiori tutele per i medici di medicina generale e per i pediatri di libera scelta, come maternità, malattia, infortunio Inail e malattia professionale. Necessiterebbe, al tempo stesso, individuare misure che puntino anche per i medici convenzionati a una defiscalizzazione delle voci variabili dello stipendio al fine del recupero inflattivo”.

“Chiediamo al Parlamento che per l’approvazione della Legge di Bilancio 2026, attesa a fine anno, siano previsti miglioramenti strutturali e maggior fondi da destinare al personale, per rinnovare i contratti e rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale. Non si può solo affrontare l’ordinario, senza un piano concreto e risorse adeguate”, conclude il segretario generale dello Smi.

09 ottobre 2025
© Riproduzione riservata

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