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Sciopero sanità. I protagonisti/10. Papotto: "Se c'è lo sblocco del contratto niente sciopero" 

di Gennaro Barbieri

"La convocazione di oggi del ministro è un segnale estremamente positivo e con un'apertura seria sul contratto potremmo considerare l'ipotesi di revocarelo sciopero. Da affrontare con urgenza anche il tema della responsabilità professionale". Così Biagio Papotto, segretario generale Cisl Medici. 

18 LUG - In vista dell'incontro programmato con il ministro Beatrice Lorenzin e a pochi giorni dallo sciopero nazionale che farà incrociare le braccia per 4 ore alla dirigenza del Ssn, il segretario generale della Cisl Medici, Biagio Papotto, ha spiegato che "la priorità è avviare un confronto sullo sblocco del contratto. Tutto il resto dovrà arrivare di conseguenza".

Ci spiega i motivi che vi hanno indotto ad aderire a questo sciopero?
La preoccupazioni maggiori riguardano la progressiva azione di smantellamento del Ssn che, tramite il continuo ricorso a tagli lineari, è oggi a rischio sostenibilità. Altro tema da affrontare con urgenza è quello relativo alla responsabilità professionale su Balduzzi aveva aperto qualche spiraglio, senza però che si siano registrati sviluppi positivi. In ballo poi ci sono questioni delicatissime come il blocco del turn over, il precariato e la contrattazione ferma da troppo tempo. La mobilitazione è stata promossa proprio con l'intento di smuovere le acque su questioni così complesse e decisive. Bisogna attivare i tavoli e avviare al più presto un confronto, soprattutto per quanto concerne il contratto.

Come giudica l’operato di questo esecutivo?
In relazione agli aspetti sanitari, sino a questo momento il ministro Lorenzin mi ha convinto. Il fatto che ci abbia convocati rappresenta un segnale incoraggiante. Ho poi notato con soddisfazione che ha sposato la nostra linea di avversione ai tagli lineari, preferendo il principio del recupero delle risorse tramite un capillare abbattimento degli sperperi. Condivido anche la sua volontà di rivedere il titolo V. Bisogna ammettere che il federalismo sanitario ha fallito in quanto ha creato una frammentazione enorme e deleteria tra i vari sistemi regionali.

Quali aspettative avete, a breve termine, per le richieste avanzate?
Ci aspettiamo un impegno immediato sulla questione del contratto. Tutto il resto dovrà arrivare di conseguenza. Altra questione importante è quella legata all'intramoenia allargata, che scade a fine luglio. Il ministro sembra sensibile alle nostre richieste e la convocazione va interpretata come un segnale estremamente positivo, quindi sono ottimista.

Il ministro vi ha convocati per oggi pomeriggio, cosa vi aspettate da questo incontro?
Dipende tutto dal ministro: con un'apertura seria e con un'impegno effettivo sullo sblocco del contratto, potremmo considerare l'ipotesi di revocare lo sciopero. L'incontro può essere decisivo e sono fiducioso che Lorenzin possa intervenire adeguatamente per sbrogliare la matassa. 
 
Gennaro Barbieri 

Vedi le altre interviste: Troise (Anaao Assomed), Masucci (Uil Fpl Medici), Cassi (Cimo Asmd), Spanò (Sds Snabi), Cozza (Fp Cgil Medici), Grasselli (Fvm), Vergallo (Aaroi Emac), Console (Sinafo), Gigli (Fesmed)

18 luglio 2013
© Riproduzione riservata

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