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Federfarma. Solo la farmacia può evitare sprechi di farmaci


Il caso di un cittadino che dopo la morte della madre si è visto costretto a “buttare” farmaci per un valore di 1.000 euro. La Asl, dalla quale erano stati erogati, non ha voluto infatti prenderli indietro nonostante le confezioni fossero integre in quanto non più tracciabili. Un inconveniente che la distribuzione tramite farmacia potrebbe evitare.

23 LUG - Un recente episodio di cronaca riporta la denuncia di un cittadino che, dopo la morte della madre, è costretto a buttare farmaci rimasti inutilizzati per un valore di più di mille euro. Tali farmaci, segnala il protagonista della vicenda,  pur essendo ancora in confezione integra, non sono stati ripresi indietro dalla struttura sanitaria locale che li aveva distribuiti (perché ciò non garantirebbe la tracciabilità del prodotto).
 
Prende spunto da qui, la nota di oggi di Federfarma con la quale si rivendica il ruolo delle farmacie quale vera garanzia "anti sprechi".
 
"Questo è sicuramente solo uno dei molti casi analoghi di spreco - sottolinea infatti la nota dell'associazione - che si verificano ogni giorno in Italia, in quanto le strutture sanitarie pubbliche che distribuiscono farmaci direttamente ai cittadini dispensano abitualmente grandi quantitativi di medicinali per evitare al paziente e alle famiglie troppi spostamenti, anche tenendo conto degli orari di apertura limitati delle strutture.
 
Proprio per evitare sprechi Federfarma - aggiunge la nota - da tempo propone a Regioni e ASL che tutti i farmaci siano distribuiti nelle farmacie che assicurano  un monitoraggio costante e aggiornato dei consumi dei farmaci. La farmacia deve comunicare alla ASL l’avvenuta dispensazione al malato di ogni pezzo, seguendo la prescrizione del medico per periodi di terapia che non possono superare il mese.
 
Anche la distribuzione dei presidi in farmacia - conclude Fderfarma - è in grado di garantire al SSN vantaggi economici: infatti, il sistema per la gestione sanitaria integrativa on line (il sistema Web Care) di prodotti per il diabete, l’incontinenza, i pazienti stomizzati, i celiaci, ha già dato risultati  positivi nelle realtà che lo hanno attivato, assicurando al SSN un monitoraggio continuo dei consumi e permettendo risparmi.

23 luglio 2013
© Riproduzione riservata

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