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Salerno. Medici e archeologi portano a scuola la medicina del mondo antico


Domani, a Salerno, terzo appuntamento del Progetto didattico sulla Scuola Medica Salernitana rivolto agli alunni delle Scuole secondarie di secondo grado. Si parlerà di medicina nel mondo greco e di medicina nel mondo romano. L’archeologa Laura Mirabella: “Stupisce l’analogia con tecniche e terapie moderne".

10 MAR - La medicina dei greci e dei romani antichi è molto più vicina alla nostra medicina di quanto si possa immaginare. Parola di Laura Mirabella, una delle archeologhe che domani sarà nel Salone dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno, dalle ore 16 alle 18, per il terzo incontro promosso dall’associazione culturale “Adorea”, in collaborazione con l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno e con il Centro Studi “Hippocratica Civitas”, e dedicato alla scoperta della Scuola Medica Salernitana.

L’appuntamento di domani, infatti, sarà dedicato in particolare al tema della medicina nel mondo antico greco e romano, il primo a cura dell’archeologa Donatella Alfano e il secondo a cura dell’archeologa Laura Mirabella.  In particolare nell’intervento di Alfano sarà  tracciato un quadro della medicina greca, sia di quella "scientifica", sia di quella legata alla religione. Una particolare attenzione sarà riservata, tra i medici greci, su Ippocrate e sul corpus di opere giunte sotto il suo nome. Invece, per quanto attiene alla medicina sacrale, sarà approfondito il culto di Asclepio e la distribuzione ed organizzazione dei santuari a tale culto adibiti, i cosiddetti "Asclepeia". Nella sezione curata da Mirabella, invece,  verrà analizzata "La medicina nel mondo romano" , con particolare riferimento all’ambiente in cui il medico esercitava la sua professione. Saranno analizzati i reperti provenienti da Rimini, Pompei, ma anche Bingen, Xanten, Neuss in Germania e Montbellet in Francia.

Ma perché parlare ai giovani studenti del 2014 di medicina antica? “Anzitutto per far riscoprire ai ragazzi la storia della Scuola Medica Salernitana era indispensabile partire dalle origini della medicina, ma la medicina greca e romana è molto meno antica di quanto si possa immaginare”, ci ha risposto Laura Mirabella. “Vi sono molteplici affinità tra l’antico e il moderno e si può rimanere a bocca aperta nel vedere quanta somiglianza ci sia trai reperti chirurgici del mondo antico e gli strumenti utilizzati ancora oggi. Stupisce anche scoprire che molte patologie che noi riteniamo essere ‘figlie dell’era moderna’, fossero in realtà conosciute all’epoca dei romani. Abbiamo traccia di interventi per neoplasie già a partire dal secondo secolo Dopo Cristo. Così come ancora oggi si fanno i conti con malattie di cui troviamo traccia già nel mondo greco e romano. Ovviamente la mortalità oggi è molto più ridotta e certe malattie non fanno più la paura di una volta”.

Secondo l’archeologa, “gli studenti, anche quelli non destinati alla professione medica, saranno affascinati da tutto questo e scoprire così il piacere di avere cura della propria salute, anche attraverso qualche piccolo accorgimento valido oggi quanto allora”.

Quanto all’ambiente in cui il medico esercitava la sua professione, cioè gli antichi ambulatori, questi erano “collocati all’interno delle mura cittadine e annessi alla domus del medico. Qui – spiega Mirabella – i pazienti venivano visitati e curati, ma per vedere la nascita di veri e proprio luoghi di ricovero dovremo attendere il quarto secondo Dopo Cristo, che tuttavia erano destinati solo agli schiavi e ai soldati”.

10 marzo 2014
© Riproduzione riservata

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