Quotidiano on line
di informazione sanitaria
13 OTTOBRE 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Medicina difensiva. La proposta della Cimo: un sistema di copertura assicurativa globale delle strutture e dei professionisti


Nel corso di un convegno a Spoleto, il sindacato dei medici ha messo in campo alcune possibili soluzioni: inserimento di un tetto alle richieste di risarcimento, creazione di compagnie di tipo mutualistico possedute da ospedali, adozione di un sistema 'no blame' per i risarcimenti dei pazienti.

06 OTT - Assicurazione obbligatoria per i liberi professionisti e per le strutture sanitarie. Questo il tema che ha animato il convegno  ‘Responsabilità medica nella società che cambia’ che si è tenuto a Spoleto, presso l’auditorium della scuola allievi agenti della Polizia di Stato. Nel corso dell’iniziativa, promossa da Marco Coccetta (Cimo Umbria) è stata rilanciata una proposta di cambiamento radicale del rapporto medico-paziente.

Secondo l’analisi realizzata dalla Cimo, l’approccio utilizzato finora non garantisce affatto sicurezza delle cure per il paziente e non è più sostenibile economicamente. I costi della medicina difensiva sono stimati intorno ai 14 miliardi di euro; i medici sono stressati e non affrontano più serenamente il proprio lavoro e per di più i costi assicurativi stanno aumentano. Cimo ha quindi elaborato alcune proposte in materia:

-Creare compagnie di tipo mutualistico possedute da ospedali (o enti pubblici)
-Porre un tetto alle richieste di risarcimento
-Adottare un sistema 'No blame' per poter risarcire il paziente di fronte all’evento avverso senza necessariamente trovare la colpevolezza del professionista medico.
-Promuovere la prevenzione del danno, attraverso la riduzione dei rischi incrementando il sistema del risk management.

Così facendo, sottolinea Cimo, né medico né paziente dovranno ricorrere al tribunale per risolvere i loro contenziosi. I medici non dovranno sostenere costi legali ed infine, il paziente non dovrà assumere alcun legale. Lo scopo, appunto, è quello di superare le cosiddette “logiche di conflittualità” che attanagliano medici e pazienti, attori di una recita sempre più complessa e quanto mai rischiosa come quella dei contenziosi legali. Come finanziare il sistema no blame?

La risposta indicata dalla Cimo è nei dati messi a disposizione dall’Agenas nel 2013. I sinistri denunciati nel 2012 sono stati 12.000 su 10 milioni di ricoveri ed 1 miliardo di prestazioni specialistiche. I premi pagati ammontano ad 1 miliardo di euro includendo le strutture ed i professionisti. La media delle liquidazioni è  inferiore ai 50.000 euro. L’85% dei sinistri è stato liquidato per gestione diretta o franchigia. Il costo della medicina difensiva è stimato tra i 10 e i 14 miliardi di euro. Appare quindi evidente, sottolinea la Cimo, che con una riduzione di quest’ultimo costo del 10% circa si libererebbero le risorse necessarie a coprire tutti i rischi ed i risarcimenti. Una riduzione dei costi della medicina difensiva anche molto più significativa del 10% necessario ad avviare un sistema di copertura assicurativa globale delle strutture e dei professionisti, sia un obiettivo relativamente facile da raggiungere se il medico si sentisse garantito e potesse così ridurre le richieste di esami inutili o addirittura dannosi.
 

06 ottobre 2014
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy