Marina militare e chirurghi siglano protocollo d’intesa. Il Day Surgery “salpa” a bordo delle navi
La collaborazione stretta con la Fondazione Day Surgery Onlus punta a realizzare attività e progetti di cooperazione sanitaria in ambito nazionale ed internazionale e nell’organizzazione di corsi di formazione su argomenti specifici per accrescere le capacità tecniche dei rispettivi team medici.
24 GEN - Mettere a disposizione le reciproche competenze chirurgiche e la specifica esperienza in missioni umanitarie condotte in situazioni anche molto difficili per fornire, in un eventuale impegno umanitario fuori dai confini nazionali, competenze a medici di Paesi meno fortunati fornendo loro gli strumenti utili per potersi autodeterminare
È questa la mission del Protocollo d’intesa siglato tra la Marina Miliare e la Fondazione Day Surgery Onlus. Un accordo che prevede una collaborazione tra i chirurghi della Fondazione e i team sanitari della Marina Militare per la realizzazione di attività e progetti di cooperazione sanitaria in ambito nazionale ed internazionale e l’organizzazione di corsi di formazione su argomenti specifici per accrescere le capacità tecniche dei rispettivi team medici.
“La collaborazione con i medici e gli operatori di Day Surgery Onlus consentirà ai nostri team sanitari di svolgere ancora meglio il difficile compito nel quale sono impegnati ogni giorno, trovandosi a volte a dover assistere centinaia di persone in condizioni fisiche e psicologiche difficili” ha commentato, a margine della sottoscrizione dell’accordo, in rappresentanza della Marina Militare, l’Ammiraglio
Claudio Gaudiosi, Sottocapo di Stato Maggiore della Marina.
“L’operazione Mare Nostrum e la Campagna del 30° Gruppo Navale terminata ad aprile ultimo scorso – ha spiegato Gaudioso – hanno visto la Marina Militare impegnata costantemente ormai da più di un anno a salvare vite umane e a effettuare interventi di emergenza a supporto delle popolazioni di Paesi meno abbietti. Attraverso la collaborazione che si apre oggi avremo la possibilità di offrire una migliore assistenza a tutti coloro che martoriati da conflitti, guerre o situazioni terribili, tendono la mano alla ricerca di qualche forma di aiuto. La solidarietà – ha concluso l’Ammiraglio Gaudiosi – è un concetto che ogni marinaio porta nel cuore. Noi non lasciamo indietro nessuno. La nostra Marina nella storia ha una lunga storia di salvataggi, ha salvato anche i naufraghi delle navi che sono state affondate in combattimento, e oggi non vuole lasciare indietro nessuno, e sentirsi di supporto a coloro che sono meno fortunati di noi è qualcosa che ci rende fieri”.
“Questo accordo con la Marina Militare – ha dichiarato
Giampiero Campanelli, presidente del Consiglio Direttivo e fondatore della Fondazione – consentirà un’osmosi di esperienze e di professionalità tra i nostri operatori e quelli di una organizzazione consolidata come la Marina Militare che, soprattutto nell’ultimo anno, ha svolto un intensa attività sanitaria a carattere umanitario sulle varie navi impegnate nella Operazione Mare Nostrum. Il creare solidarietà tra le varie équipe, creare questo senso di fratellanza medica nell’aiutarsi reciprocamente a risolvere e gestire varie patologie è anche finalizzato a fornire, in un eventuale impegno umanitario fuori dai confini nazionali, competenze a medici di Paesi meno fortunati fornendo loro gli strumenti utili per potersi autodeterminare”.
24 gennaio 2015
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