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Fisioterapia e Scienze motorie non saranno più equipollenti


Il Senato ha approvato in via definitiva il Ddl 572-B che stabilisce l’abolizione dell’equipollenza tra i due profili. Per i laureati in Scienze Motorie che vorranno esercitare la professione di fisioterapista saranno comunque definiti tutti gli elementi necessari al conseguimento della laurea in Fisioterapia.

06 APR - Non basterà più un corso di formazione su paziente. I laureati in Scienze motorie che vorranno esercitare la professione di fisioterapista dovranno avere l’apposita laurea. Lo stabilisce il ddl 572-B approvato ieri al Senato, che mette così fine a una controversia che dura ormai da 5 anni. Da quanto, cioè, con il dl 250/2005, convertito nella legge 27/2006, si era stabilita l’equiparazione dei due titoli di studio, a patto che il diplomato in Scienze Motorie conseguisse “attestato di frequenza ad idoneo corso sul paziente”.
Il ddl approvato dal Senato, e proposto dal senatore Giuseppe Caforio (Idv), abroga infatti l’art. 1-septies della legge 27/2006. Ma al contempo stabilisce che il ministro dell’Università, di concerto con il ministro della Salute e con il previo parere del Consiglio universitario nazionale, dovrà stabilire gli elementi necessari ai fini del conseguimento della Laurea in Fisioterapia per i laureati e gli studenti iscritti ai corsi di Laurea in Scienze Motorie, e cioè:
a) la disciplina del riconoscimento dei crediti formativi;
b) l’accesso al corso universitario in fisioterapia, nei limiti dei posti complessivamente programmati in relazione al fabbisogno previsto, previo superamento della prova di selezione;
c) la disciplina dello svolgimento del periodo di formazione e tirocinio sul paziente.

Un emendamento apportato nel corso dell’esame della Camera e che, come si legge nel resoconto del Senato, non è stato unanimemente condiviso ma, comunque, non ha pregiudicato l’approvazione del ddl.
“Il Gruppo dell’IdV – ha spiegato Caforio nel suo intervento - si e` impegnato fin dall’inizio della legislatura per eliminare l’ingiustizia perpetrata nei confronti dei laureati in Fisioterapia e in Scienze motorie, nonché di tutta la collettività, con la norma che ha comportato la sovrapposizione di due corsi universitari molto diversi tra loro: la fisioterapia è l’esercizio di una professione sanitaria che cura patologie, mentre il diploma in Scienze motorie, stando al decreto legislativo n. 178 che lo ha istituito nel 1998, non abilita all’esercizio di attività professionali sanitarie”. Quanto all’emendamento approvato dalla Camera, il senatore osserva che “pur essendo preferibile la semplice abrogazione dell’equipollenza tra i due diplomi universitari, è ormai indispensabile approvare il testo licenziato dalla Camera per restituire finalmente certezza ai due percorsi formativi e professionali”.
 

06 aprile 2011
© Riproduzione riservata

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