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Farmacie. Conasfa-Sinasfa: “Preoccupati da parole Federfarma su rinnovo contratto dipendenti”


I sindacati replicano alla presidente di Federfarma che aveva allontanato l’ipotesi di rivedere il contratto dei lavoratori delle farmacie. I sindacati: “Ci si aspetterebbe da parte di Federfarma un dialogo credibile e costruttivo per preparare le farmacie, forti del loro capitale umano, ad affrontare le sfide del prossimo futuro

14 OTT - “Le dichiarazioni del presidente del sindacato titolari di farmacia in merito al rinnovo del contratto destano allo stesso tempo stupore e preoccupazione”. Così in una nota Conasfa-Sinasfa replicano alle dichiarazioni della presidente di Federfarma Annarosa Racca rilasciate a Farmacista33 negli scorsi giorni in cui aveva evidenziato come “la farmacia italiana è stata sempre attenta alle problematiche di chi in farmacia lavora e, anche nei momenti di crisi economica, non ha proceduto con licenziamenti di massa come è successo in altri settori”.

Rispetto alla questione sollevata da Conasfa e Sinasfa sui centottanta giorni massimi di assenza dal lavoro per malattia e sull'ipotesi di rivedere questa postilla, Racca ha precisato come essa sia “una norma di legge e in quanto tale va rispettata, ciò non toglie che anche in futuro si potrà ipotizzare di rivederla. La cosa certa è che è difficile pensare quando e come, visto che siamo ancora lontani da un rinnovo del contratto”
 
Questa la replica di Consafa-Sinasfa alle parole di Racca: “Il contratto in vigore è stato siglato nel 2009, quando la realtà della farmacia e del mondo del lavoro era molto diversa da quella che conosciamo oggi. Vale la pena riflettere su come il contratto collettivo non racchiuda, come spesso si crede, i “diritti” dei lavoratori, ma rappresenti uno strumento potente ed efficace per poter organizzare al meglio l'azienda farmacia; uno strumento che
se diviene obsoleto, risulta inefficace per trasformare in sinergia tutte le competenze dei singoli lavoratori”.
 
Per i sindacati “il mancato rinnovo del contratto non è solo un dispetto ai dipendenti delle farmacie private, ma suona come l'abbandono che i colleghi titolari subiscono da parte di Federfarma. In merito al presunto mancato licenziamento dei collaboratori non si tratta certo di buonismo o di pietismo nei confronti dei colleghi collaboratori; piuttosto il danno economico che i farmacisti dipendenti hanno subito, calcolabile ad oggi nell'ordine di milioni di euro, ha regalato alle farmacie parte delle risorse economiche per affrontare il momento di crisi. I Farmacisti Collaboratori hanno dimostrato negli ultimi anni serietà e spirito di sacrificio; ora ci si aspetterebbe da parte di Federfarma un dialogo credibile e costruttivo per preparare le farmacie, forti del loro capitale umano, ad affrontare le sfide del prossimo futuro”.

14 ottobre 2016
© Riproduzione riservata

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