Renzo (Cao): “No a proposte di legge che nei fatti sono una sanatoria dell'abusivismo pregresso”
Per il presidente degli Odontoiatri "si stanno insinuando interessi di parte che tentano di strumentalizzare il dibattito sulla riforma delle professioni sanitarie, per abbinarvi altri provvedimenti inaccettabili, come quello che prevede l'inserimento dell'attività di odontotecnico come professione sanitaria, stabilendo oltretutto una sanatoria per gli attuali odontotecnici"
21 OTT - E' un'Assemblea nazionale infuocata quella della Cao in corso in queste ore a Roma, e tutta dedicata ai rapporti con le altre professioni sanitarie e categorie collegate all'odontoiatria. Figure che, nel caso specifico dell'odontoiatria, non sono per la Cao in realtà sempre definite dalla normativa vigente.
Per questo, tutti i presidenti stanno chiedendo normative più severe contro l'abusivismo: lo stesso presidente nazionale
Renzo, alcuni giorni fa, ha scritto alla Presidente della Camera
Laura Boldrini per chiedere che sia finalmente e in tempi rapidi licenziata la riforma dell'articolo 348 del Codice Penale, che punisce (in maniera che la Cao definisce a oggi troppo lieve) l'esercizio abusivo delle professioni.
"Proprio in questo quadro di incertezza giuridica - mette in guardia il presidente della Cao nazionale,
Giuseppe Renzo - si stanno insinuando interessi di parte che tentano di strumentalizzare il dibattito in tema di riforma delle professioni sanitarie, per abbinarvi altri provvedimenti inaccettabili, come quello che prevede l'inserimento dell'attività di odontotecnico come professione sanitaria, stabilendo oltretutto una sanatoria per gli attuali odontotecnici, che verrebbero equiparati immediatamente alla nuova figura professionale del "laureato in odontotecnica".
"Vogliamo far sentire forte e chiara la nostra voce - ha concluso
Renzo - che è assolutamente contraria a proposte di legge che non solo legittimano una nuova figura professionale in maniera border line nel merito e nel metodo, ma che addirittura si risolvono, nei fatti, in una sanatoria dell'abusivismo pregresso".
Lorenzo Proia
21 ottobre 2016
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