Farmacie. Racca (Federfarma): “La battaglia sulla diretta si giocherà ai tavoli Mise e Sifo”
La presidente della Federazione dei titolari interviene in vista delle prossime riunioni sulla governance del farmaco al ministero dello Sviluppo Economico e poi nel confronto con i farmacisti ospedalieri. “Dimostreremo che affidare la distribuzione del farmaco alle farmacie del territorio permette un monitoraggio delle erogazioni che il ‘pubblico’ non può assicurare”.
13 GEN - Federfarma anticipa quali saranno le sue priorità in vista delle nuove ‘battaglie’ sulla distribuzione diretta di farmaci. “Il tema – si legge sul sito della Federazione dei titolari di farmacia - , infatti, planerà nei giorni a venire su due importanti tavoli, ai quali la Federazione conta di presentarsi con una mano di carte di tutto rispetto”.
Il primo è il Tavolo sulla farmaceutica del ministero dello Sviluppo, che nella seduta del 17 gennaio (martedì prossimo) punterà i riflettori sul doppio canale e sulle sue implicazioni per la filiera e la politica farmaceutica del Paese. Il secondo è quello che si appresta ad aprire la Sifo, dalla quale è giunta nei giorni scorsi la convocazione per l’apertura dell’annunciato gruppo di lavoro che dovrà mettere a confronto i costi della distribuzione diretta con quelli di dpc e convenzionata: prima riunione il 30 gennaio, invitati Federfarma, Assofarm, Adf, Federfarma Servizi, Fofi, Cittadinanzattiva e Scuola superiore Sant’Anna di Pisa).
“I nuovi tetti di spesa – ricorda la presidente Federfarma
Annarosa Racca - che la Manovra impartisce da quest’anno giocano a nostro favore. In particolare, il nuovo tetto al 6,89% sugli acquisti diretti di Asl e ospedali, relativi cioè ai farmaci che poi vengono erogati in distribuzione diretta e in dpc, agevolerà i confronti tra i due canali rappresentati dalle farmacie ospedaliere e da quelle del territorio. E renderà più trasparenti costi e vantaggi dei due sistemi”.
Ma i titolari daranno battaglia sul fatto che la Dpc conviene rispetto alla diretta. “E’ il punto su quale intendiamo dare battaglia – afferma Racca - , innanzitutto al Tavolo del Mise. Faremo capire, calcoli alla mano, che il Ssn non può più permettersi di rinunciare alla riscossione del ticket sui farmaci distribuiti dalle strutture pubbliche, men che meno con i nuovi tetti di spesa. Ricorderemo le ricerche sui costi della diretta condotte dal Cref, le spese occulte cui sono costretti gli assisti che devono rifornirsi nelle strutture pubbliche. E dimostreremo che affidare la distribuzione del farmaco alle farmacie del territorio permette un monitoraggio delle erogazioni che il “pubblico” non può assicurare”.
Al tavolo della Sifo invece vi sarà il confronto con i farmacisti ospedalieri. “Con la Sifo - specifica Racca - c’è da tempo un rapporto di collaborazione improntato a mettere in prima linea l’interesse dei pazienti. E’ da questo spirito che è nata due anni fa l’idea di elaborare una proposta congiunta di riordino del Pht: è un lavoro che mantiene tutta la sua attualità e che può diventare la piattaforma per un nuovo progetto congiunto. Il nostro obiettivo d’altronde rimane quello: spostare dalla diretta alla dpc e dalla dpc alla convenzionata tutti i farmaci che, per complessità e impiego, non ha più senso distribuire esclusivamente nelle strutture pubbliche”.
13 gennaio 2017
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