Equo compenso: anche Odontoiatri in piazza a Roma il 13 maggio
Il 13 maggio in piazza tra i vari professionisti pronti a protestare, in nome dell’equo compenso, ci saranno anche gli odontoiatri. “Manifesteremo per sostenere questa battaglia di civiltà e di difesa del diritto a cure sicure ed efficaci": è questo il commento di Renzo, presidente Cao-Fnomceo, che ha anche scritto una lettera di adesione.
14 APR - Una legge sull’equo compenso: è quanto chiedono Architetti, Ingegneri e Avvocati al Governo. Per questo hanno organizzato una manifestazione che si svolgerà a Roma il 13 maggio 2017, lanciando un appello alle altre Professioni per aderire.
Ad accoglierlo anche la Commissione Albo Odontoiatri (CAO) della Fnomceo: “l’equo compenso, quando si parla di professioni intellettuali, e a maggior ragione quando è la salute ad essere in gioco, come nel caso delle cure odontoiatriche, è un presidio di qualità e sicurezza – ha affermato il presidente della Cao nazionale,
Giuseppe Renzo - In Odontoiatria esistono dei costi incomprimibili: e sono quelli legati alla sicurezza e alla qualità dei materiali, della strumentazione, delle condizioni igieniche e di lavoro. Quando si gioca al ribasso sui costi delle cure, si gioca, quando va bene, con il portafoglio dei pazienti, che credendo di risparmiare subiscono invece danni fisici ed economici. Quando va male, si mette a repentaglio la loro salute e la loro vita. E noi non possiamo permetterlo. Per questo - ha concluso Renzo - scenderemo in piazza, il 13 maggio, a fianco delle altre professioni. Per questo chiamo a raccolta tutti gli iscritti affinché aderiscano a questa battaglia di civiltà e di difesa del diritto a cure sicure ed efficaci”.
La lettera
Il presidente della Cao nazionale, ha anche scritto una lettera aperta di adesione, prendendo spunto dall’interrogazione a risposta scritta al Ministro della Giustizia, presentata alla Camera.
“Il tema dell'equo compenso – si legge nella lettera - che tradotto vuol dire la corresponsione di un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, è stato sollevato in una recente interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia che trova attenti e pienamente concordi i rappresentanti della professione odontoiatrica. La normativa che ha sostanzialmente abrogato le tariffe professionali minime si sta rivelando uno strumento di pressione e di mortificazione nei confronti di tutti i professionisti, non soltanto quindi degli avvocati“.
“Tutte le professioni – continua la lettera sono chiamate ad una battaglia da combattere insieme per vedere approvata una nuova legge che tuteli maggiormente i professionisti in campo tariffario per non renderli succubi dei committenti specialmente quando si tratta di committenti di elevato potere economico. Appare, quindi, ampiamente condivisibile l'approvazione di un disegno di legge che preveda la tutela dei professionisti in questo campo tenendo conto certamente di parametri equi e corretti che non rischino però di avvilire la professionalità degli operatori. Gli odontoiatri italiani sono quindi vicini agli altri professionisti tenendo conto – conclude la lettera - che in campo sanitario il giusto compenso non garantisce soltanto il professionista ma diviene modo e garanzia di tutela della qualità dell'atto medico in favore del cittadino paziente”.
14 aprile 2017
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