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Salute e religione: i medici di Amsi e Umem partono dal Ramadan per un manifesto sul multiculturalismo e la sanità


I primi consigli per conciliare il Ramadan già in corso e la salute. A giugno durante il Congresso nazionale Amsi sarà presentato il manifesto aggiornato che punta a  intensificare la prevenzione e a combattere  le paure ricorrenti le fobie su immigrati e malattie.

30 MAG - Incontro tra religione e salute grazie al multiculturalismo e alla cooperazione tra i professionisti italiani e di origine straniera. Occasione immediata è il Ramadan, iniziato la sera del 26 maggio e che durerà un mese.
I medici dall'Associazione Medici Origine Straniera in Italia (AMSI) e dalla Confederazione Internazionale Unione Medica Euro Mediterranea – UMEM hanno deciso di partire da qui per abbattere la paura e l'ignoranza attraverso l'informazione e la conoscenza, ma anche per trovare delle soluzioni concrete su ambo le sponde del Mediterraneo per affrontare l'immigrazione e hanno deciso la redazione di un manifesto "Sanità e multiculturalismo nell'immigrazione".
 
Il punto d’avvio sono una serie di raccomandazioni e di proposte per il ramadan.  
"Raccomandiamo i pazienti a rischio, chiunque abbia problemi cardiovascolari, tumori, malattie del sistema immunitario, diabete, alle donne in gravidanza e agli anziani di esentarsi dal digiuno, come raccomanda la stessa religione islamica", spiega Foad Aodi, fondatore di AMSI e UMEM. e membro della Commissione salute globale della FNOMCeO. "Abbiamo chiesto a tutti i colleghi aderenti alle nostre realtà - prosegue - di fornirci il loro contributo per redarre un manifesto, nella finalità di attivare una ricerca internazionale che sia un libro aperto su Sanità e immigrazione in collaborazione con i maggiori esperti del settore per mettere in evidenza la relazione tra medicina, cultura e religione".
 
Secondo Sergio Leotta, già primario diabetologo presso l'ospedale Sandro Pertini di Roma,  membro dell'ufficio di Presidenza AMSI  e socio fondatore di UMEM, "il concetto di salute è molto importante in rapporto al ramadan. Io che mi occupo di diabete, ad esempio, devo informare in maniera corretta le persone con diabete che sostengono il digiuno: devono sapere utilizzare i farmaci, sia iniettivi che assunti per via orale, in maniera tale da non alterare l'equilibrio glicemico dell'organismo che rimane a digiuno per tante ore. Così facendo le persone possono autogestire il diabete in maniera ottimale rafforzando il nesso tra religione e salute". 
 
Per Massimo Sabatini, membro del consiglio direttivo della Fimmg Lazio e portavoce di UMEM c’è rispetto profondo per le tradizioni, ma si deve tenere conto anche della salute della persona. “La salute è un bene prezioso – afferma - e un diritto inalienabile di ogni essere umano e prescinde dalla cultura e dal credo religioso. I popoli devono impegnarsi affinché le differenze non siano un ostacolo al miglioramento dei livelli di salute, proteggendo con ogni mezzo le categorie più fragili come i bambini, gli anziani e i portatori di disabilita".
 
Suzanne Diku, membro dell'Ufficio di presidenza AMSI e ginecologa presso l'INMP afferma: "Parlare di salute significa parlare di equità e di diritti coinvolgendo più attori: la persona, la conoscenza e il governo del bene comune (ambienti, clima e così via). L'operatore sanitario deve essere consapevole che ognuno di noi è portatore d'informazione, senza la quale non c'è medicina. La medicina è narrativa. Così, il medico del 2017 deve conoscere le caratteristiche e i bisogni delle popolazioni presenti nel territorio adoperandosi per portare le soluzioni più appropriate nelle ricorrenze religiose come quella del ramadan. La cultura, la religione sono fattori determinanti per la salute".
 
Per portare avanti con concretezza la cooperazione tra i professionisti della Sanità in Italia e nel mondo, AMSI, UMEM ed UNITI X UNIRE  partecipano e promuovono una serie di iniziative e di convegni su tematiche d'attualità primo tra tutti il prossimo Congresso AMSi in programma a Roma il 17 giugno presso la Clinica Ars Medica di Roma che prevede l'erogazione dei crediti ECM.
 
In questa occasione i professionisti della sanità internazionali si confronteranno e sarà annunciato ufficialmente il documento del manifesto aggiornato che punta a  intensificare la prevenzione e a combattere  le paure ricorrenti le fobie su immigrati e malattie.

30 maggio 2017
© Riproduzione riservata

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