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Medicina fiscale. I sindacati: “L'Atto di indirizzo per le convenzioni con l'Inps è da modificare”


“Medici fiscali ancora più precari e senza alcuna garanzia di un dignitoso compenso”. Per Cisl Medici, Fimmg Settore Inps, Snami Medicina Fiscale, Uilpa Settore Medici Inps, sarebbero queste le conseguenze dirette se l’ Atto di indirizzo per la stipula delle convenzioni tra l’Inps e i medici di medicina fiscali non dovesse essere modificato. “Lo schema inviato dal ministero del Lavoro – hanno precisato i sindacati – è da rivedere. Presto invieremo le nostre proposte”.

14 LUG - “Lo schema di Atto di indirizzo per la stipula delle convenzioni tra l’Inps e i medici di medicina fiscale è da modificare”. È questo il parere espresso da Cisl Medici, Fimmg Settore Inps, Snami Medicina Fiscale, Uilpa Settore Medici Inps che, poche ore fa, hanno ricevuto il documento dal ministero del Lavoro.
 
Molteplici sono le criticità e le contraddizioni – hanno sottolineato i sindacati - per arrivare ad una convenzione che ottimizzi il servizio, rispondendo alle esigenze del Polo unico della Medicina fiscale, dando nel contempo alla categoria una stabilità di incarico, saranno necessarie importanti modifiche al testo ricevuto”.
 
Da tutti i rappresentanti di categoria arriva una domanda unanime: “Dove è finita la tanto richiesta fidelizzazione dei medici fiscali?”.
“Questa bozza di Atto di Indirizzo - hanno sottolineato ancora - rende i medici fiscali ancora più precari di oggi, senza alcuna garanzia di un dignitoso compenso e senza le minime tutele previste per le analoghe convenzioni del Ssn. Sono state disattese le conclusioni dell’indagine conoscitiva della Commissione Affari Sociali della Camera e il parere della Commissione Affari Costituzionali del Senato che, come la Fnomceo, sottolineava tra le priorità da inserire nell’Atto di Indirizzo anche la previsione di un Accordo Collettivo Nazionale”.
 
“Su queste criticità si concentreranno le osservazioni e le modifiche al testo che - hanno concluso i sindacati - come previsto invieremo nei prossimi giorni, auspicando un pieno accoglimento per far si che la riforma del Polo Unico non diventi un flop e una beffa per la categoria”.

14 luglio 2017
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