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Psicologi. Presentato il progetto “Investire in psicologia” di Enpap 


ll progetto, tramite innovativi strumenti finanziari, si propone di rilanciare gli interventi psicologici per la prevenzione sociale in Italia, che hanno subito drastici tagli ai finanziamenti negli ultimi dieci anni. Sono stati individuati meccanismi finanziari e programmi concreti attraverso i quali attivare investimenti per valorizzare la funzione dello psicologo

09 NOV - L'Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi, in collaborazione con Social Impact Agenda per l’Italia, ha organizzato oggi a Roma il convegno nazionale “Investire in Psicologia. Come gli Psicologi fanno risparmiare la collettività”.

L’iniziativa intende riunire i principali referenti nelle Istituzioni Pubbliche e della Politica per illustrare il progetto Enpap “Investire in Psicologia” che, tramite innovativi strumenti finanziari, si propone di rilanciare gli interventi psicologici per la prevenzione sociale in Italia, che hanno subito drastici tagli ai finanziamenti negli ultimi dieci anni. Infatti, sono stati individuati meccanismi finanziari e programmi concreti, fondati sulla Psicologia scientifica, attraverso i quali attivare investimenti che rendano non solo un utile monetario ma anche un’utilità sociale alla collettività e all’Economia reale del Paese nonché nuove possibilità di valorizzare la professione di Psicologo.

Felice Damiano Torricelli, presidente Enpap, afferma che : “la strategia individuata dal nostro Ente per raggiungere questi obiettivi è, in primo luogo, quella di proporre alla Politica e alla Pubblica Amministrazione un portafoglio di progetti innovativi di prevenzione sociale, centrati sull’intervento psicologico e strutturati intorno a chiari obiettivi di impatto sociale, traducibili anche in un ritorno economico per la collettività in termini di risparmio sulla spesa pubblica o di altre utilità monetizzabili. Lo facciamo con il libro “Investire in Psicologia. Come gli Psicologi fanno risparmiare la Collettività” che presenteremo nell’ambito del Convegno del prossimo 9 novembre”.

“La sperimentazione di questi progetti, che sono in grado di garantire, al contempo, il miglioramento della qualità di vita delle persone coinvolte, nuove occasioni di lavoro per gli Psicologi e rendimenti equilibrati da riversare sulle loro pensioni - prosegue Torricelli -  può essere concretizzata anche attraverso gli investimenti del nostro Ente (che gestisce un patrimonio complessivo, ad oggi, di oltre 1,2 miliardi di Euro). Con il progetto ‘Investire in Psicologia’ vogliamo fare in modo che i decisori politici abbiano chiaro il valore (anche economico) che la Psicologia professionale può produrre quando viene applicata ai fenomeni sociali che rappresentano il disagio e ci adoperiamo per favorire il ritorno degli Psicologi negli ambiti della prevenzione sociale e nel lavoro per le Pubbliche Amministrazioni”.

L’Ente si sta impegnando nella diffusione del progetto tra i Parlamentari nazionali, le Giunte Regionali, le Aree Metropolitane italiane, i principali dirigenti dei Dicasteri con competenza nelle aree di interesse della Psicologia, in modo da sensibilizzare coloro che assumono le decisioni strategiche per il Paese.

La Call for Ideas: “Come gli Psicologi fanno risparmiare la Collettività”
Fra le varie iniziative realizzate, Enpap ha indetto la Call for Ideas:  “Come gli Psicologi fanno risparmiare la Collettività”, alla quale hanno partecipato 240 progetti, di cui 105 sono stati selezionati e raccolti in un e-book (disponibile sul sito Enpap), dove si trovano le migliori proposte ideate dagli Psicologi italiani per fare fronte in modo innovativo ai bisogni sociali del nostro territorio, proponendosi come veri e propri partner strategici del welfare pubblico.

Si tratta di esperienze, progetti e idee di intervento a matrice psicologica di cui è possibile valutare sia il positivo impatto sociale (in termini di benefici per le persone coinvolte e per le loro collettività), sia la solida sostenibilità finanziaria e le ricadute economiche (soprattutto in termini di risparmi per la Pubblica Amministrazione) che la Psicologia professionale può determinare se applicata ai fenomeni sociali che rappresentano il disagio.
 
I progetti di intervento psicologico nella prevenzione sociale
Gli interventi proposti (tra cui alcuni vengono illustrati nel corso del convegno) spaziano in vaste aree del sociale e del socio-sanitario sostanzialmente abbandonate a sé stesse negli ultimi anni e, soprattutto, dal 2008 con la caduta del welfare state. Hanno a che fare, ad esempio:  con le gestione delle malattie croniche, che già oggi costituisce un costo elevato per lo Stato e che sempre di più lo saranno, visto l'aumento costante della popolazione anziana; con la riduzione della recidiva delinquenziale, tema fondativo dei Sib (Social Impact Bond) nella loro prima versione inglese e rivelatosi di così grande soddisfazione per tutte le parti coinvolte da definire in larga misura il nuovo modello di trattamento adottato dal sistema penitenziario inglese; con la violenza di genere, che crea non solo tante sofferenze alle persone ma anche tante difficoltà di tipo economico; con la prevenzione della salute mentale, messa sempre più a rischio in questa epoca di continui e profondi mutamenti sociali, di precarizzazione delle identità, di venir meno dei supporti sociali prima disponibili (la famiglia, lo stato, la chiesa, la scuola, la politica) che ora faticano a fungere da punti di riferimento credibili per supportare le scelte delle persone; con il trattamento di disturbi dell'apprendimento nei bambini; con i sistemi di tutoraggio a supporto dell’efficientamento dei percorsi di studio universitari; con la riduzione della dispersione scolastica, ancora oggi a livelli preoccupanti in ampie aree del Paese; con la gestione delle diversità, messe in particolare evidenza dagli imponenti flussi migratori; con il supporto alle famiglie, sempre più sole nell’affrontare le nuove complessità che la contemporaneità propone.

Enpap e i progetti “Pay by Result” per investire nella “Economia reale”
Enpap guarda quindi con particolare interesse a quei progetti ad impatto sociale, capaci di diventare economicamente sostenibili e remunerativi dell’investimento, in grado di coprire il costo di start-up, nonché di generare un risparmio per la Pubblica Amministrazione (Pa), se inseriti in un meccanismo di “Pay by Result” quale, ad esempio, i Social Impact Bond inglesi. Questi progetti sono in grado di generare un forte impatto sociale assieme a un significativo risparmio per la PA. La principale novità è quella di assegnare un preciso valore finanziario a un risultato sociale e, poiché risolvere un problema sociale significa evitare un costo per lo Stato, questo risparmio mette la pubblica amministrazione nelle condizioni di remunerare gli investitori privati.

Enpap crede in questa sfida e ha avviato un processo di interlocuzione con gli Enti Pubblici nazionali per concretizzare al più presto una sperimentazione su scala nazionale. Il potenziale del mercato “Social Impact” (secondo dati dell’Associazione Social Impact Agenda per l’Italia) è stimato al 2020 in 1000 miliardi di dollari a livello mondiale e in circa 30 miliardi di euro in Italia.

“Al contempo – conclude il presidente Torricelli – Enpap propone una modalità di Investimento nel Sistema Paese, da parte delle Casse di Previdenza dei Professionisti, che faccia riferimento a strumenti finanziari collaborativi, coerenti con le finalità previdenziali, quali i Social Impact Bond e, più in generale, gli interventi “Pay by result”. Si tratta di strumenti che, oltre a creare benessere e qualità di vita per i cittadini, contribuiscono positivamente all'economia generale della nazione e mettono nuovamente in circolazione, nel più ampio sistema valoriale del Paese, le risorse e il valore delle professioni. Sono questi i fronti sui quali le Casse di Previdenza sono fortemente interessate a dare il loro contributo per la crescita sociale e per il rilancio economico dell’Italia: vogliamo mettere a disposizione della collettività non esclusivamente le nostre risorse economiche ma, soprattutto, la competenza dei nostri Professionisti: una risorsa enorme, sulla cui formazione la collettività ha già investito e che oggi viene spesso erroneamente marginalizzata e di certo non impiegata come potrebbe”.

09 novembre 2017
© Riproduzione riservata

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