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Parafarmacie. Viti (Unaftisp): “Chi parla di liberalizzazione incondizionata non fa interesse della categoria”

di Daniele Viti (Unaftisp)

Mentre altre sigle perdono tempo chinando la testa ad una liberalizzazione incondizionata, che risponde solo ad altre logiche, noi cerchiamo di salvare le attività dei colleghi e le loro famiglie. Noi abbiamo un unico obiettivo che è la soluzione dell’emergenza sindacale del farmacista titolare di sola parafarmacia

11 OTT - Chi porta avanti slogan come la parafarmacia è una risorsa, non ha capito il dramma in cui vivono i farmacisti titolari di parafarmacia e quindi non sono rappresentativi e portatori degli interessi lavorativi degli stessi. Noi ci fregiamo di rappresentare solo ed esclusivamente i farmacisti titolari di sola parafarmacia come da statuto (e non le parafarmacie in quanto tali come ci risulta da altre sigle). Le altre sigle dimenticano, o fanno finta, che molti colleghi hanno chiuso e altri stanno chiudendo.
 
Figuriamoci con un processo di liberalizzazione irrazionale, che favorirebbe solo ed esclusivamente le Gdo che sommata alla apertura del capitale, accelererebbe la nostra morte professionale e commerciale. Non capire che il tema Parafarmacie va risolta, è da irresponsabili e insistere su questo aspetto significa mortificare i colleghi che quotidianamente basano la propria attività lavorativa sulla professionalità, e non sulle disponibilità di risorse economiche, che consentono investimenti a lungo termine, senza dover soffrire ogni mese per portare avanti la propria famiglia. Il principio per cui è nata l’associazione è quella che rivendica la professione in quanto tale.
 
Perché è su questo che i colleghi sono stati ingannati con le liberalizzazioni del 2006 processo che ha trovato sempre ostacoli con tutti i vari governi che si sono succeduti. Il resto sono chiacchiere strumentali basate sulla propria autoreferenzialità che ha prodotto in 12 anni solo il concorso Monti che è stato il più grande pasticcio che si è visto nel nostro settore. L’aver focalizzato l’attenzione solo ed esclusivamente sulla fascia C al di fuori delle farmacie (cosa mai avvenuta) e non sulla professione ha portato ad una emergenza sindacale gravissima che ha riguardato, come vittime sacrificali, i soli farmacisti titolari di parafarmacia che hanno investito sulla professione.
 
 
Ci sono continue chiusure di colleghi che schiacciati dalle Gdo, da un ostracismo dei colleghi titolari di farmacia ed anche dai fornitori stessi che chiedono condizioni impossibili, ha portato sul lastrico molte famiglie. Bisognerebbe chiedere a loro se la parafarmacia ha rappresentato una risorsa. Noi crediamo che in questa fase, e che con le possibili aperture di questo governo, tutte le parti interessate devono provare a trovare una condivisibilità sul tema, che accontenti tutti.
 
 
Ed in questa direzione che siamo disponibili laddove viene proposto un tavolo, come nel caso della Fofi, affinché, costruttivamente, si cerchi di trovare una soluzione. Tenendo conto che quello della politica è quello che deciderà. E se questo significa allinearsi, come velenosamente è stato detto prendendo spunto su una polemica stucchevole a proposito di Farmacista+, ben venga, se apre la porta alla soluzione dell’emergenza sindacale che ci riguarda. E ci fa piacere che altre sigle abbiano capito ciò. Il rifiuto di qualsiasi dialogo non fa il bene dei colleghi che quotidianamente soffrono con le loro attività. Se la politica, che è la sede delle decisioni, vedrà una condivisione di intenti la strada potrebbe essere in discesa in questa direzione per il bene di tutti.
 
Mentre altre sigle perdono tempo chinando la testa ad una liberalizzazione incondizionata, che risponde solo ad altre logiche, noi cerchiamo di salvare le attività dei colleghi e le loro famiglie. Noi abbiamo un unico obiettivo che è la soluzione dell’emergenza sindacale del farmacista titolare di sola parafarmacia, e fornire per il futuro strumenti e progetti che rendano la figura professionale del farmacista più forte, rafforzandone il ruolo di professionista, trasformando in opportunità le criticità e le dinamiche competitive, in maniera tale che anche le future generazioni di colleghi abbiano la possibilità di essere orgogliosi di questa professione.
 
Daniele Viti
Presidente Unione Nazionale Anticrisi Farmacisti Titolari di Sola Parafarmacia (Unaftisp)

11 ottobre 2018
© Riproduzione riservata

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