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Esame abilitazione Medicina. Anaao Giovani: “Ritardo inaccettabile dell’ordinanza ministeriale”


Il sindacato si unisce alla denuncia delle associazioni degli studenti. “Governo che non ha ancora emesso l’ordinanza ministeriale necessaria ad attivare l’iter burocratico per intraprendere sia i tirocini professionalizzanti che la prova scritta per l’esame di stato di abilitazione alla professione medica”.

15 MAR - Anaao Giovani “contesta il vuoto normativo in cui oggi si trovano i medici che si sono laureati a dicembre 2018 e a marzo 2019 e ne imputa la responsabilità al Governo che non ha ancora emesso l’ordinanza ministeriale necessaria ad attivare l’iter burocratico per intraprendere sia i tirocini professionalizzanti che la prova scritta per l’esame di stato di abilitazione alla professione medica”.
 
“La causa di questo ritardo – rileva Anaao Giovani -  è il cosiddetto decreto Fedeli (58/2018), che regolamenta le nuove modalità di svolgimento degli esami di stato di abilitazione all'esercizio della professione medico-chirurgica. Contrariamente al suo obiettivo principale, e cioè di abbreviare i tempi morti esistenti tra la laurea e il post-lauream, per da accelerare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani medici, il DM 58/18 non ha istituito una laurea “veramente abilitante”, bensì ha anticipato il tirocinio formativo post-lauream agli ultimi due anni del corso di studi mantenendo comunque una prova d’esame scritta a risposta multipla con data-base delle domande non noto (al contrario di ciò che avveniva con l’esame di stato fino ad ora in vigore) da sostenere una volta conclusi i 3 mesi previsti di tirocinio formativo”.
 
“Per evitare che l’applicazione delle nuove regole creassero disparità – sottolinea Anaao Giovani - a seconda della sessione di laurea, i sindacati e le associazioni di categoria hanno chiesto e ottenuto una proroga dell’attuazione del decreto all’anno accademico 2021, in maniera tale da poter valutare l’opportunità di modificare il decreto Fedeli”.
 
Tuttavia per il sindacato “questi sforzi risultano vani se non viene emessa tempestivamente l’ordinanza ministeriale necessaria ad attivare l’iter burocratico per l’anno accademico 2018/2019. Infatti non è mai accaduto un ritardo di questa portata nell’emanazione dell’ordinanza ministeriale, che è sempre stata emessa entro i primi giorni di marzo dell’anno accademico corrispondente, in maniera tale da garantire l’iscrizione all’esame di stato entro e non oltre la fine marzo, con inizio dei tirocini professionalizzanti ai primi di aprile e svolgimento delle prove scritte dell’esame di stato nella seconda o terza settimana di luglio”.
 
“Un ritardo così marcato – prosegue Anaao Giovani- potrebbe compromettere la possibilità dei colleghi di abilitarsi in tempi utili, ovvero entro il termine fissato per l’inizio delle attività didattiche delle scuole di specializzazione e della formazione in medicina generale, perdendo pertanto la possibilità di immatricolarsi nei percorsi di formazione post-lauream che dovrebbero avere inizio a novembre 2019. Nel momento in cui si continua a discutere dell'opportunità di modificare le modalità di accesso alla facoltà di medicina, con risultati che si vedranno tra molti anni, coloro che si sono laureati negli ultimi 3 mesi non sanno ancora se tra pochi mesi potranno svolgere la professione di medico per la quale hanno già conseguito la laurea”.
 
Anaao Giovani rivolge "un appello a tutte forze politiche affinché si facciano carico di questa gravissima situazione. È venuto il momento di dare certezze ai giovani neolaureati. Non sono tollerabili ulteriori ritardi. Chiediamo con forza che al più presto venga modificato il decreto Fedeli ed emessa l'ordinanza che permetta l'espletamento dell'esame di stato. È il momento di mettere un punto fermo su questa vicenda. Attendiamo fiduciosi una risposta".

15 marzo 2019
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