Enpam. Corte dei conti certifica utile a 1,1 mld e patrimonio a 19,7 mld. Ma bacchetta l’Ente per aumento costo del personale
Questi alcuni dei risultati emersi dalla verifica dell’esercizio 2017. Bene i conti ma sul personale i giudici contabili “anche in considerazione delle censure mosse dai Ministeri vigilanti, invitano l’Ente a tenere comportamenti coerenti con l’orientamento restrittivo assunto in materia dall’ordinamento, con riferimento alla generalità delle amministrazioni pubbliche”. IL DOCUMENTO
16 MAG - “La Fondazione Enpam, nel 2017, ha conseguito nuovamente un risultato economico positivo. L’utile, infatti, si attesta a 1,16 miliardi di euro, con una diminuzione percentuale del 12,31 per cento rispetto al 2016, determinata soprattutto dal peggioramento del saldo relativo ai proventi e oneri finanziari (passati da 530 milioni a 314,21 milioni) e dalle rettifiche di valore operate sulle attività finanziarie (diminuite fino ad un negativo di 19,75 milioni)”. È quanto emerge dalla verifica della Corte dei conti sull’esercizio 2017.
“Il patrimonio netto – rileva la Corte - è in costante aumento, giungendo a fine 2017 al valore di 19,74 miliardi. È ancora più che sufficiente a coprire il valore della riserva legale prescritta: nell’esercizio in esame è risultato pari a 12,95 volte gli oneri di pensione sostenuti nell’anno e a 47,17 volte gli oneri di pensione al 31 dicembre 1994. Il rapporto fra contributi e spese previdenziali si mantiene superiore all’unità (1,74). In leggera continua flessione il rapporto fra il numero complessivo degli iscritti e il numero delle pensioni erogate: nel 2017 è ulteriormente diminuito a 3,06 (era 3,17 nel 2016)”.
“Nel corso del 2017 – afferma la Corte - il costo del personale è aumentato dell’1,65 per cento, raggiungendo i 37,32 milioni. Anche in considerazione delle censure mosse dai Ministeri vigilanti, si invita l’Ente a tenere comportamenti coerenti con l’orientamento restrittivo assunto in materia dall’ordinamento, con riferimento alla generalità delle amministrazioni pubbliche”.
I giudici contabili ricordano poi come “nel corso del 2016 l’ente ha predisposto un nuovo bilancio tecnico, con proiezioni 2015-2064, secondo le previsioni del decreto interministeriale del 29 novembre 2007 e sulla base delle ipotesi indicate nella Conferenza dei servizi tra i ministeri vigilanti del 17 luglio 2015. Dai dati esposti si rileva che il saldo previdenziale complessivo assume valore negativo nel periodo 2028-2037, per poi tornare positivo sino a fine periodo”.
In ogni caso “il saldo totale si mantiene sempre positivo, sia pur con un andamento altalenante, ed il patrimonio complessivo risulta sempre in crescita. Fra il 2001 e il 2009 la Fondazione si espose fortemente sul mercato di titoli strutturati, per un importo che superò i 3 milardi di euro. Da allora, in assenza di acquisti ulteriori, per effetto di cessioni e rimborsi, quella esposizione si è gradualmente ridotta, fino ai 176 milioni di euro a fine 2017 (al 2016 ammontava a 784 milioni), quasi tutti in scadenza nel 2018”.
La Corte dei conti rileva come “nel luglio 2016 è stata posta in liquidazione la società controllata Enpam Sicura s.r.l., costituita nel 2015 per esercitare, tra l’altro, attività di assistenza sanitaria integrativa a favore degli iscritti, ma senza aver conseguito l’approvazione dei Ministeri vigilanti. La partecipazione è stata totalmente svalutata con un onere imputato a conto economico di 1,6 milioni di euro. La Fondazione ha avviato un’azione risarcitoria in sede civile nei confronti dell’ex Presidente della Società stessa”.
16 maggio 2019
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