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Giornata mondiale vista. Aimo: “Prevenzione prima arma per combattere le patologie”


Il presidente Luca Menabuoni: "La prevenzione è ancora più importante nei bambini ed è nostro dovere garantire loro un’efficienza funzionale dell’occhio. Per questo è consigliata una prima visita oculistica già dall’età di 3 anni o anche prima nel caso di problemi insorti più precocemente". E poi sugli abusivi: "Attenzione, possono compromettere per sempre la capacità visiva".

10 OTT - “La vista, il più importante dei nostri sensi, è un bene prezioso che ci fornisce circa l’80% delle informazioni sul mondo circostante. Per questo è fondamentale tutelarla, incoraggiando le persone a sottoporsi ad un accurato esame oculistico”. È il messaggio lanciato oggi dai medici oculisti di Aimo - ssociazione Italiana Medici Oculisti - in occasione della celebrazione della ‘Giornata mondiale della vista’, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità - Iapb, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza che la vista ricopre nella nostra vita.
 
“La nostra Associazione, oltre alla cura, è orientata soprattutto alla prevenzione - dice il presidente di Aimo, Luca Menabuoni - la principale arma che ci consente di combattere le patologie. La visione è quella funzione che ci permette di percepire il mondo che ci circonda, conse ntendoci di apprendere e quindi di crescere. La prevenzione è ancora più importante nei bambini ed è nostro dovere garantire loro un’efficienza funzionale dell’occhio”.
 
Per questo Aimo consiglia una prima visita oculistica già dall’età di 3 anni o anche prima nel caso di problemi insorti più precocemente. “La prevenzione nei bambini è ancora più importante, basti pensare ai casi di ambliopia (meglio conosciuta come ‘occhio pigro’) - prosegue Menabuoni - una riduzione dell'acuità visiva in un occhio non determinata da alcuna modificazione anatomica clinicamente evidenziabile. Come si previene? Semplicemente effettuando nei tempi corretti le visite oculistiche pediatriche. Quindi, se diagnosticata in tempo, basterà stimolare l’occhio pigro con un occhiale ed eventualmente con un bendaggio occlusivo dell’occhio migliore. Se l'ambliopia è individuata e trattata prontamente, la prognosi visiva è ottima e al bambino sarà restituita la sua totale funzione visiva”.

Anche per questo in alcune regioni italiane, come la Lombardia, sono stati recentemente creati dei percorsi di screening neonatali neurosensoriali e di sorveglianza pediatrica dei disturbi dell’udito e della vista. La prevenzione dei disturbi oculari, come suggerisce il Ministero della Salute, passa attraverso abitudini corrette, come quella di andare periodicamente dall’oculista. Soprattutto da bambini la visione prolungata da vicino potrebbe favorire la progressione della miopia. Studi scientifici recenti hanno rivalutato lo stile di vita sano sin da piccoli, compresa l’importanza dell’esposizione quotidiana alla luce naturale per la prevenzione delle malattie oculari causa di cecità e ipovisione. In generale, le malattie oculari interessano tutte le età, ma la loro incidenza aumenta considerevolmente dopo i 50 anni a causa dell’allungamento progressivo della vita media, con la conseguente aumentata frequenza di diverse patologie oculari degenerative (come la degenerazione maculare legata all’età e il glau coma) e la diffusione sempre maggiore del diabete con gravi complicanze oculari.

Secondo l’ultimo Rapporto dell’Oms nel mondo ci sono 217 milioni di ipovedenti e 36 milioni di ciechi. Ben 1,2 miliardi di persone hanno bisogno d’occhiali e, tra l’altro, la miopia è in forte aumento nel mondo. Le gravi limitazioni visive colpiscono mediamente il 2,1% della popolazione dell’Unione Europea dai 15 anni in su, mentre a partire dai 65 anni si arriva al 5,6% e dai 75 anni all’8,7%. Nel nostro Paese oltre un terzo degli anziani soffre di limitazioni visive.
 
“È fondamentale che tutti possano accedere a un’assistenza oftalmica e a cure adeguate, migliorando i propri comportamenti - sottolinea Alessandra Balestrazzi, portavoce di Aimo - In questo senso, come Associazione, suggeriamo ai pazienti di prestare massima attenzione alle visite oculistiche e di diffidare da chi si spaccia per professionista del settore. Ormai l’abusivismo è dilagante ed è evidente la deriva dell’utilizzo di strumentazione destinata alla diagnosi di patologie oculari nei centri ottici e nelle farmacie, con il rischio che il cliente possa credere che si tratti di una visita oculistica”.
 
Le visite oculistiche, tiene a ribadire Aimo, prevedono, oltre all’esame della vista, l’esecuzione di altre prestazioni come l'esame obiettivo alla lampada a fessura, la misurazione del tono oculare e l’esame del fondo oculare dopo l’instillazione di collirio midriatico.
 
“Tutte queste prestazioni, necessarie ai fini del corretto inquadramento diagnostico - prosegue Balestrazzi - sono di esclusiva competenza del medico oculista laureato in Medicina e Chirurgia specialista in Oftalmologia, una preparazione che dura complessivamente dai 10 agli 11 anni”. Solo una visita oculistica effettuata da un medico oculista, insomma, permette di evidenziare o di escludere eventuali patologie spesso silenti ed evidenziabili solo dopo un accurato esame di tutto il bulbo oculare. Esame di competenza, lo ripeto, del solo medico oculista”.
 
Per indirizzare i pazienti mettendo un freno al dilagare delle fake news che troppo spesso circolano in rete, circa un anno fa l’Aimo ha creato su Facebook tre pagine social dedicate alle principali patologie dell’occhio: glaucoma, cheratocono e maculopatia. Le tre pagine (Glaucoma Aimo risponde – Cheratocono Aimo risponde – Maculopatia Aimo risponde) ad oggi contano circa 2000 iscritti, pazienti da tutta Italia che si rivolgono agli specialisti dell’Associazione per fare domande e ricevere risposte corrette. “Abbiamo un ottimo riscontro di queste pagine- conclude infine la dottoressa Balestrazzi- sono tantissimi i pazienti alla ricerca di chiarimenti relativi alle loro patologie, che ci ringraziano perché trovano in noi una fonte di informazione sicura”.

10 ottobre 2019
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