La Francia a lezione da Federsanità sul modello di Ssn italiano
Il campus Sph dell’École des hautes études in santé publique di Rennes e Parigi è progettato per formare la prossima generazione di professionisti francesi e internazionali in sanità pubblica. Quest’anno è stato organizzato un viaggio di studio in Italia, a Roma, per approfondire il Ssn italiano e le sue caratteristiche di universalismo, equità di accesso alle cure, presa in carico dell’assistenza sul territorio. La scuola francese ha scelto Federsanità quale interlocutore per raccontare e formare i giovani studenti.
22 OTT - Federsanità Anci ha partecipato alla formazione per amministratori ospedalieri del campus Sph dell'
École des hautes études in santé publique, un campus a Rennes e Parigi progettato per formare la prossima generazione di professionisti francesi e internazionali in sanità pubblica. Il governo francese ha istituito la scuola nel 1945 come mezzo per sviluppare un personale di gestione nel settore pubblico che fosse in grado di applicare le principali leggi sulla sicurezza sociale approvate nel 1945 e costruire la nuova infrastruttura amministrativa per la salute e il benessere.
In particolare
Sph Campus è il centro di attività di Sph Conseil dedicato alla formazione per i responsabili delle decisioni nel settore sanitario e medico-sociale (quadri, dottori, registi...). Quest’anno è stato organizzato un viaggio di studio in Italia, a Roma, per approfondire il Servizio sanitario nazionale italiano e le sue caratteristiche di universalismo, equità di accesso alle cure, presa in carico dell’assistenza sul territorio. La scuola francese ha scelto Federsanità Anci quale migliore interlocutore per raccontare e formare i giovani studenti.
“Poter raccontare la qualità del Servizio sanitario italiano ai giovani 'aspiranti' dirigenti di un’altra realtà europea – ha dichiarato
Tiziana Frittelli Presidente di Federsanità Anci - è stata un’occasione utile per riflettere sulle potenzialità del nostro Ssn in termini di qualità delle cure, ma anche di sostenibilità e accesso alle prestazioni".
"In aula abbiamo affrontato molti aspetti a partire dai sistemi sanitari regionali che si confrontano con un contesto in cui l'invecchiamento della popolazione, l’esplosione delle cronicità, la domanda di servizi sempre più qualificata e la dinamica tecnologica sempre più accelerata mettono a serio rischio la sostenibilità economica degli stessi. Ho evidenziato ai giovani dirigenti francesi come l’innovazione non può che inserirsi in questa situazione di forte divario tra quelle che sono le risorse che il sistema mette a disposizione, i bisogni sempre crescenti della popolazione e la qualità dei servizi attualmente percepita. Proprio in questo contesto la ricerca di soluzioni organizzative e di sistemi di controllo innovativi rappresentano uno dei pilastri su cui edificare le nuove scelte dei policy maker”, ha concluso la presidente di Federsanità Anci.
22 ottobre 2019
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