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Farmacie a “battenti chiusi”. Ecco la mappa Regione per Regione


Dopo le richieste presentate dalla Fofi alle autorità competenti per lo svolgimento, su base volontaria, del servizio farmaceutico a battenti chiusi, viene segnalato come in molte Regioni sia stato autorizzato lo svolgimento del servizio con tale modalità. Ecco la mappa elaborata dalla Federazione degli ordini dei farmacisti.

19 MAR - La Regione Lombardia ha disposto che le singole farmacie, confermando la presenza di farmacisti per tutto l’orario di apertura, potranno lavorare a battenti aperti (preferibilmente) o a battenti chiusi. Analoga posizione è stata presa dalla Regione Calabria e dalla Regione Toscana.
 
La Regione Campania ha concesso la facoltà di operare a battenti chiusi in casi di particolare criticità o laddove mancassero i requisiti per proteggere adeguatamente il personale in servizio.
 
Allo stesso modo, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto permettono alle farmacie, come extrema ratio, in deroga alle disposizioni regionali in materia, di lavorare a battenti chiusi.
 
Anche la Regione Lazio ha emanato una circolare che autorizza le farmacie ad espletare il servizio a battenti chiusisolo qualora particolari situazioni non rendano attuabili le misure atte al contenimento del contagio.

La Regione Puglia ha consentito il ricorso al servizio a battenti chiusi in via straordinaria e limitata al periodo di durata dell’emergenza.

In Abruzzo e in Sicilia è stato autorizzato lo svolgimento del servizio farmaceutico a battenti chiusi nei casi cui le misure previste dalle direttive nazionali atte al contenimento del contagio non risultino attuabili.

La Regione Marche ha consentito di dispensare i prodotti farmaceutici con modalità del servizio a porte chiuse in casi limitati.

La struttura complessa Farmacia Unica Aziendale S.S. area farmaceutica territoriale del Friuli Venezia Giulia ha permesso alle singole farmacie della Provincia di Gorizia e di Trieste di operare, facoltativamente, a battenti chiusi anche nelle consuete ore di apertura al pubblico.

Anche la Regione Basilicata ha concesso la facoltà di svolgere il servizio farmaceutico a battenti chiusi.

La Regione Umbria, invece, ha permesso soltanto alle farmacie rurali che il servizio sia svolto a battenti chiusi.

La Regione Liguria ha autorizzato lo svolgimento, su base volontaria, del servizio a battenti chiusi fino a quando sarà critico l’approvvigionamento di DPI.
In alcuni casi sono stati i singoli Comuni ad autorizzare lo svolgimento del servizio a battenti chiusi.

Il Sindaco di Campobasso, ad esempio, ha emanato un’ordinanza che permette ai titolari di sedi farmaceutiche, in deroga alle disposizioni normative regionali in materia, di rendere il servizio di assistenza farmaceutica a “battenti chiusi”, anche negli orari di apertura al pubblico.

19 marzo 2020
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