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Emergenza urgenza. In arrivo il progetto Seuam. Balzanelli (SIS118): “Interventi rapidi con l’utilizzo di droni”


Grazie al progetto Sanitary Emergency Urban Air Mobility, sarà possibile far arrivare sugli scenari di arresto cardiaco, droni con defibrillatore inviati e guidati dalla Centrale Operativa 118, oppure emoderivati (es. plasma) in caso di evento traumatico gravissimo in cui vi sia shock emorragico. Primo partner istituzionale che ha già aderito al progetto, il Coni Campania

21 GIU - La salvezza può arrivare dal cielo con i droni, inviati e guidati dalla Centrale Operativa 118, che portano immediatamente un defibrillatore sugli scenari di arresto cardiaco improvviso, oppure anche emoderivati (es. plasma) in caso di evento traumatico gravissimo in cui vi sia shock emorragico.
È quanto promette il progetto rivoluzionario di cardioprotezione area tempo dipendente della comunità nazionale denominato Sanitary Emergency Urban Air Mobility (Seuam), sul quale il SIS118 sta lavorando per renderlo operativo a stretto giro di posta. Progetto che ha già incassato il primo accordo di partenariato istituzionale con il Coni Campania.
 
“Si tratta di guadagnare tempo – sostiene Mario Balzanelli, Presidente Nazionale Sis118 – o queste vite si perdono. Occorre effettuare immediatamente il massaggio cardiaco ed erogare la scarica elettrica di un defibrillatore entro i primi 3-5 minuti dalla insorgenza dell’arresto. La salvezza può venire dal cielo con i droni che portino immediatamente un defibrillatore dove serve, sugli scenari di arresto cardiaco improvviso, oppure anche emoderivati (es. plasma) in caso di evento traumatico gravissimo in cui vi sia shock emorragico”.
 
 
L’arresto cardiaco improvviso, ricorda una nota del Sis118, rappresenta la più grave e infida minaccia inattesa alla nostra vita, e, statisticamente, anche la più rilevante, rappresentando la prima manifestazione clinica con cui si determina, a livello sia nazionale sia planetario, il 50% della mortalità cardiovascolare, che a sua volta rappresenta la prima causa di morte in assoluto nell’uomo. Contrastare, in contesto operativo tempo dipendente, la “strage della morte improvvisa”, rappresenta, pertanto, il primo e più importante mandato istituzionale del Sistema di Emergenza Territoriale 118. Un massaggio cardiaco immediato ed ininterrotto e la scarica elettrica erogata da un defibrillatore entro i primi 5 minuti dall’insorgenza dell’arresto cardiaco hanno probabilità assai elevate di “recuperare” pienamente alla vita almeno 25mila dei 60mila italiani che muoiono all’improvviso ogni anno in Italia. Si tratta, così, di realizzare rapidamente nel nostro Paese un “sistema di cura per l’arresto cardiaco improvviso” (ILCOR 2021) che comprenda, coinvolga e responsabilizzi attivamente tutta la comunità nazionale, tutti i cittadini.
 
“Non possiamo realisticamente pensare, almeno in questo periodo storico, di poter usufruire di defibrillatori posizionati a 100 metri di distanza l’uno dall’altro immediatamente accessibili in caso di improvvisa necessità – aggiunge Balzanelli – anche se una progressiva riorganizzazione degli ambienti di vita e di lavoro che preveda la presenza di un defibrillatore rappresenta una formidabile priorità logistica di tutela della salute collettiva cui stiamo lavorando, incessantemente, da oltre 26 anni, a partire dalle scuole e dai condomini. Riteniamo invece, come Società Italiana Sistema 118, indispensabile e storicamente indifferibile predisporre e sperimentare a breve un sistema di soccorso avanzato preospedaliero che metta a disposizione di chiunque un defibrillatore che arrivi nel ‘posto giusto, davanti al paziente giusto, nel momento giusto’, integrando le dinamiche di arrivo tempo dipendenti dei mezzi e degli equipaggi di soccorso del Set 118 con l’invio di droni, coordinato e guidato in tempo reale dalla Centrale Operativa118, che portino immediatamente, ossia in pochissimi minuti, sulla scena dell’evento, al richiedente il soccorso in caso di arresto cardiaco improvviso, un defibrillatore”.

21 giugno 2021
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