Green pass. Anelli (Fnomceo): “I medici devono fare i medici, non i controllori”
Dal 15 ottobre, chirurghi, pediatri, internisti sono deputati a controllare i green pass dei loro colleghi. "Chiediamo che questi compiti siano affidati al personale amministrativo, senza sottrarre tempo all’esercizio della professione e alla cura dei pazienti. Non possiamo pensare che altro tempo sia sottratto alle cure, per destinarlo a funzioni che non competono ai medici e che, in ogni caso, potrebbero essere semplificate”.
18 OTT - La denuncia arriva da Anaao-Assomed, il Sindacato dei dirigenti medici, del Piemonte, ma interessa molte aziende ospedaliere: dal 15 ottobre, chirurghi, pediatri, internisti sono deputati a controllare i green pass dei loro colleghi. Che, peraltro, dovrebbero essere tutti, da tempo, vaccinati. E a redigere i relativi verbali. “I medici devono fare i medici, non i controllori o i burocrati – interviene il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici,
Filippo Anelli -. Chiediamo che questi compiti siano affidati al personale amministrativo, senza sottrarre tempo all’esercizio della professione e alla cura dei pazienti”.
“Più volte abbiamo evidenziato il disagio dei medici ospedalieri, tanto da sollevare la “questione medica” - continua Anelli -. I medici sono stremati da anni di carenze di organico, di blocco del turnover, di ferie e riposi negati. Su questo substrato è arrivato il Covid, aumentando ulteriormente i carichi di lavoro, e portando ad allungare le liste d’attesa per interventi e diagnosi delle altre patologie. Ora non possiamo pensare che altro tempo sia sottratto alle cure, per destinarlo a funzioni che non competono ai medici e che, in ogni caso, potrebbero essere semplificate”.
“Durante il periodo della pandemia, che, giova ricordarlo, è ancora in essere, i medici devono occuparsi dei propri pazienti e non esercitare abusivamente la professione di un amministrativo- aggiunge il Segretario della Fnomceo,
Roberto Monaco -. La tutela della professione passa anche dalla salvaguardia della dignità di chi ogni giorno e ogni notte da 19 mesi sta lottando senza se e senza ma contro un virus che ci ha cambiato la vita. Abbiamo rigettato la retorica degli eroi ma non sopporteremo di sentire ancora addosso il fardello della medicina amministrata”.
18 ottobre 2021
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