A Tarquinia cittadini in piazza per salvare l’ospedale
Nello storico comune laziale si è svolta una manifestazione apartitica che ha visto la presenza di circa un migliaio di persone per impedire che il nosocomio divenga un poliambutorio: “La Regione ci fa morire: oggi i tarquiniesi sono obbligati a rivolgersi alle strutture private oppure a recarsi fuori dalla Tuscia. È drammatica la carenza di cardiologi e ortopedici e sono molti i professionisti a gettone”. E il primario del Ps è in condivisione con Civitavecchia.
27 MAR - Sabato 25 marzo si è svolta a Tarquinia una manifestazione indetta dal Comitato civico spontaneo “Insieme per l’ospedale”. I cittadini sono scesi a centinaia in strada per il dire no alla trasformazione dell’ospedale di Tarquinia a poliambulatorio.
I cittadini, ascoltati sul posto da
Quotidiano Sanità segnalano per prima cosa “la mancanza di personale qualificato”, hanno chiuso Ostetricia e Ginecologia, “ma soprattutto è drammatica la carenza di cardiologi e ortopedici e sono molti i professionisti a gettone” mentre il primario del Pronto soccorso “è in condivisione con Civitavecchia”. “Così si finanzia la sanità privata” è l’accusa.
“Con questi tagli la Regione ci fa morire – concludono –: oggi i tarquiniesi sono obbligati a rivolgersi alle strutture private oppure a recarsi fuori dalla Tuscia”.
L.P.
27 marzo 2023
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