“Dal Ministero del Made in Italy e delle Imprese abbiamo avuto una certezza sul futuro della Fondazione Santa Lucia, ossia che il fronte comune stabilito tra Governo, Regione Lazio e organizzazioni sindacali è solido e irremovibile nell'indicare l'amministrazione straordinaria come unica via per creare una nuova governance per la Fondazione con un ruolo cruciale del pubblico che abbia al centro la stabilità occupazionale di chi oggi garantisce i servizi e le prestazioni per i cittadini”. Così il comunicato unitario di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl di Roma e del Lazio dopo l'incontro di ieri al Mimit per la soluzione della vertenza Fondazione Santa Lucia.
“Questo è un primo risultato della mobilitazione delle lavoratrici, dei lavoratori e della grande fiaccolata di mercoledì 4 settembre che ha visto la partecipazione attiva della cittadinanza e che ci ha fatto sedere al tavolo molto più forti. Come è importante - proseguono i vertici delle federazioni di categoria regionali Giancarlo Cenciarelli, Giancarlo Cosentino e Sandro Bernardini - che il governo abbia preso l’impegno di modificare il decreto Omnibus, durante l’iter di conversione del testo, vincolando gli 11 milioni stanziati alla Fondazione al pagamento degli stipendi e dei presidi sanitari”.
“La proprietà del Santa Lucia ha preso 72 ore di tempo per comunicare la propria decisione, noi continueremo a mantenere alta la pressione con una assemblea presidio lunedì presso il Santa Lucia ed un presidio martedì in concomitanza dell'incontro decisivo al Mimit”, prosegue la nota.
“Se martedì non ci sarà una risposta positiva da parte della proprietà - avvertono e concludono Cenciarelli, Cosentino e Bernardini - andremo avanti con lo sciopero già calendarizzato del 12 settembre, alzeremo ancora il livello della mobilitazione per garantire la continuità occupazionale di 800 lavoratrici e lavoratori e un servizio di cura e ricerca scientifica fondamentale per la Regione Lazio e l’intero Paese”.