Lazio. Precari e assunzioni, Confintesa: “Si tolga il coperchio dalla pentola”
L’associazione sindacale interviene sull’uscita della Regione dal Piano di rientro annunciata da presidente Zingaretti. L’auspicio è che questo posso aprire il percorso per “la stabilizzazione di tutto il precariato, la fine delle continue esternalizzazioni attraverso lo sblocco del turn over e l’implementazione di piani assunzionali concreti”.
21 GIU - “Siamo in attesa della fine preannunciata da parte del Presidente Nicola Zingaretti del commissariamento decennale della Regione Lazio. Questo dovrebbe avvenire con atti formali da parte del commissario ad acta in tempi brevi, non meglio ancora definiti, che aprirebbero finalmente quel percorso di uscita dal tunnel del piano di rientro del Servizio Sanitario Regionale. Il nostro è un auspicio legittimamente volto affinché questo tema possa divenire il punto all’ordine del giorno da qui in poi per la stabilizzazione di tutto il precariato, la fine delle continue esternalizzazioni attraverso lo sblocco del turn over e l’implementazione di piani assunzionali concreti”. Ad affermarlo, in una nota, il segretario di Confintesa Sanità Roma e Lazio,
Antonio Gentile.
Confintesa Sanità chiede che, in fatto di precari e assunzioni, “si tolga il coperchio dalla pentola”. “Attualmente – sostiene - il funzionamento del servizio socio sanitario Regionale si regge sul disagio quotidiano di operatori stanchi, avanti con l’età, costretti a turni gravosi e in condizioni di stress psico fisico legate al sovraffollamento dei pronto soccorso, alla carenza di posti letto e all’inadeguatezza delle piante organiche ma che continuano, nonostante ciò, a garantire l’assistenza”.
Per il segretario Confintesa Sanità Privata Roma e Lazio, Anna Rita Amato, “decisivi per continuare a garantire il diritto alla salute dei cittadini saranno l’applicazione della Legge Regionale n.4/2017 per l’assunzione di personale nelle aziende e negli enti del Servizio Sanitario Regionale, l’estensione del decreto 376/2016 riguardante la stabilizzazione delle partite IVA nelle RSA a tutte le strutture della sanità privata e l’aumento del fondo economico per le assunzioni per l’anno in corso e quelli a seguire”.
“Per questo – concludono i due sindacalisti - è necessario che al più presto venga messo termine a questo stato di cose e si proceda con un percorso condiviso che preveda nuove assunzioni e il rafforzamento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità pubblica e privata del Lazio”.
21 giugno 2017
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