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Viterbo. Presentati i nuovi Centri di riferimento per l’Autismo e le Paralisi cerebrali infantili

La Dg Donetti: “Facilitare l’espressione delle abilità e delle capacità di interazione del singolo rientra nei nostri compiti istituzionali, quando parliamo di minori con paralisi cerebrali. Anche i bambini  con disturbi dello spettro autistico, hanno delle indiscutibili potenzialità che vanno fatte emergere e favorite”. All’incontro ha partecipato anche il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, Jacopo Marzetti.

23 GIU - Presentato ieri pomeriggio, alla Cittadella della salute di Viterbo, il nuovo Centro di riferimento per i disturbi dello spettro autistico, che entrerà in funzione da lunedì mattina, e il Centro di riferimento per le Paralisi cerebrali infantili (PCI) della Asl di Viterbo. I servizi sono stati illustrati alle associazioni dei tavoli di volontariato Disabilità, Materno infantile e Malattie Rare; dal direttore generale, Daniela Donetti; dal direttore dell’unità operativa Tsrmee (Tutela della salute mentale e riabilitazione dell’età evolutiva), Marco Marcelli;  dal direttore dell’unità operativa di Psicologia, Sergio Cavasino e dal direttore dell’unità operativa di Pediatria, Massimo Palumbo, alla presenza del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, Jacopo Marzetti.

Nel corso dell’incontro, in particolare, si è parlato delle attività che saranno erogate presso il nuovo Centro di riferimento per l’autismo che è stato collocato presso il terzo piano della Cittadella della salute di Viterbo e che vede la partecipazione di tre unità operative: il Tsrmee, la Psicologia e Disabili adulti. Nel servizio opereranno un neuropsichiatra, uno psicologo e uno o più operatori della disabilità. Al Centro potranno afferire tutti gli utenti che saranno inviati dalle sedi distrettuali delle unità operative coinvolte e dalle strutture accreditate del territorio per la diagnostica dei disturbi dello spettro autistico, il supporto degli operatori specializzati, per lo sviluppo dei piani terapeutici individualizzati e per il coordinamento di azioni di parent (family) training.

“Il Centro di riferimento per l’autismo – spiega Marco Marcelli - si occuperà, inoltre, di favorire l’omogeneità dell’appropriatezza scientifica degli interventi, anche con l’organizzazione di attività di formazione e aggiornamento scientifico anche per gli educatori e gli insegnanti. Il servizio si configura, inoltre, come centro di secondo livello che fornisce supporto e consulenza alle equipe territoriali che ne fanno richiesta”.

Come accennato, è stato presentato il Centro di riferimento provinciale per le paralisi cerebrali infantili (PCI). Il servizio è dedicato alla diagnostica delle PCI e dei disturbi neuromotori, alla consulenza per lo sviluppo di piani terapeutici individualizzati, alla presa in carico precoce e alla prevenzione delle patologie neuromotorie.  

“L’approccio riabilitativo ed educativo, che ormai è affermato a livello europeo e mondiale – commenta Vincenzo Panella, direttore della direzione Salute e politiche sociali della Regione Lazio -, e che la nostra Regione ha sposato con indicazioni specifiche volte al miglioramento della qualità erogata dei servizi, è quello di andare oltre il concetto tradizionalmente acquisito di disabilità. Le politiche regionali, riaffermate nei nostri decreti, sono finalizzate a far emergere in ogni individuo, a partire dai bambini, le abilità che ha insite in sé stesso. L’apertura di centri di riferimento, come quelli per l’autismo e per le paralisi cerebrali infantili, vanno esattamente nella direzione che abbiamo indicato”.

“Facilitare l’espressione delle abilità e delle capacità di interazione del singolo – aggiunge il dg Daniela Donetti – rientra nei nostri compiti istituzionali, quando parliamo di minori con paralisi cerebrali, nei confronti dei quali dobbiamo recuperare le strade cognitive e abilitative che possono esser percorse, e anche quando dobbiamo prendere in carico i bambini  con disturbi dello spettro autistico, i quali hanno, allo stesso tempo, delle indiscutibili potenzialità che vanno fatte emergere e favorite, senza ripercorrere i tradizionali schematismi che, normalmente,  applichiamo alle persone che non presentano queste tipologie di disturbo”.

“Ho accolto con piacere l’invito a partecipare all’incontro di presentazione dei due centri attivati – conclude il Garante dell’adolescenza e dell’infanzia della Regione, Jacopo Marzetti – perché credo sia doveroso dare un contributo fattivo alla diffusione dei servizi erogati per le fasce più deboli della popolazione e le attività messe in campo dal mondo del volontariato. In un periodo storico nel quale viene dato un rilievo eccessivo alle notizie non positive, è giusto invece rimarcare e amplificare le buone notizie come quelle di oggi e, nel caso specifico, far sapere alle famiglie che nella provincia di Viterbo sono operativi dei centri che accolgono le tematiche dell’autismo e delle paralisi cerebrali infantili attraverso i quali poter costruire un percorso per i loro figli. Su questa strada dobbiamo continuare”.

23 giugno 2017
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