Fials: “Pazienti ricoverati in barella sono una vergogna per il San Camillo”
Nei giorni scorsi - denuncia il sindacato - due pazienti sono stati ricoverati all’interno della sala operatoria C su una barella normalmente adibita al trasporto. È necessario che la direzione sanitaria provveda all’immediato trasferimento dei due pazienti o saremo costretti a trasmettere tutti i documenti alle autorità competenti”
29 MAR - “È ora di dire basta ai pazienti ricoverati in barella per carenza di posti letto e per superficialità gestionale. Si tratta di una vergogna che un ospedale come il San Camillo Forlanini, vantando eccellenze di professionalità e di specialistica, dovrebbe superare presto e definitivamente. Èè necessario quindi porre fine a questo tipo di disservizi sanitari e attivare le necessarie procedure per allestire nuovi posti letto»”.
È quanto ha affermato la segreteria provinciale Fials di Roma in una nota.
“Recentemente - prosegue il sindacato - due pazienti sono stati ricoverati all’interno della sala operatoria C su una barella normalmente adibita al trasporto. Infatti sia G.M dal 09 marzo che S.G. dal 11 marzo, risultano attualmente degenti. Peraltro questo trattamento ha reso necessario che i pazienti fossero ricoverati subitaneamente in letti di reparto con materassi anti decubito allo scopo di prevenire eventuali lesioni. Sono anni ormai che puntiamo l’indice contro la grave carenza di posti letto e in particolare di terapia intensiva all’interno dell’azienda San Camillo e queste sono le evidenti ripercussioni cui tale deficit porta: sia sul lavoro degli operatori sanitari sia sui pazienti e sulle loro famiglie quasi incredule dinanzi a tali servizi”, continua la nota Fials. “A tale proposito abbiamo presentato sia una comunicazione urgente al direttore generale del nosocomio, Fabrizio D’Alba, che una nota informativa al Nas dei Carabinieri, per segnalare la gravità dell’accaduto”.
“È necessario che la direzione sanitaria provveda, visto il periodo prolungato di ricovero in camera operatoria, l’immediato trasferimento dei due pazienti in un reparto di terapia intensiva postoperatoria o se necessario in uno di terapia subintensiva”, conclude il sindacato. “Se le misure idonee richieste non verranno attuate prontamente la Fials sarà costretta a trasmettere tutti i documenti alle autorità competenti affinché possano tutelare i degenti e il personale sanitario”.
29 marzo 2018
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