Truffe su prodotti per celiaci. D’Amato: “I responsabili dovranno restituire il maltolto ai cittadini”
L’assessore annuncia che la Regione si costituirà parte civile contro i responsabili delle truffe scoperte dai Nas. “Truffare i malati è un crimine odioso”. D’Amato rassicura che episodi del genere non saranno più possibili “poiché scompariranno i buoni cartacei e verranno sostituiti da un plafond a disposizione delle persone celiache caricato direttamente sulla tessera sanitaria”.
09 GEN - “La Regione Lazio si costituirà parte civile nel caso in cui ci sia il rinvio a giudizio per il leader romano di Forza Nuova (
ndr. si tratta di Giuliano Catsellino, lo stesso esponente del gruppo di estrema destra coinvolto nell'aggressione di alcuni giorni fa a due giornalisti dell'Espresso)e altre persone. Truffare i malati è un crimine odioso e dovranno restituire alle casse regionali fino all’ultimo centesimo di ciò che è stato sottratto. I truffatori non avranno più spazio nell’ambito dei rimborsi per i prodotti per celiaci poiché scompariranno i buoni cartacei e verranno sostituiti da un plafond a disposizione delle persone celiache caricato direttamente sulla tessera sanitaria”. Lo dichiara in una nota l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio
, Alessio D’Amato, in merito alle vicende che avevano fatto emergere un giro di truffe sui prodotti per celiaci da parte dei persone che attestavano falsamente la vendita di prodotti per celiaci (a soggetti fittizi e utilizzando false dichiarazioni) incamerandone illegalmente i relativi rimborsi spese.
U
na prima operazione dei Nas si era svolta lo scorso luglio e aveva portato agli arresti domiciliari due imprenditori. Nelle scorse settimane i carabinieri avevano fermato un secondo gruppo della stessa organizzazione, eseguendo sei misure cautelari a carico di 5 persone (di cui una colpita da due provvedimenti) accusate di truffa aggravata, ricettazione e contraffazione e uso di atti pubblici in associazione. Il sanno per il Ssr è stato stimano in 4 milioni di euro.
09 gennaio 2019
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