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Coronavirus. Fials Lazio: “Ospedali a rischio chiusura se non si proteggono gli operatori sanitari”

La carenza dei presidi e strumenti necessari a garantire l’incolumità di tutto il personale, costretto a lavorare esposto a rischi, per la scarsa presenza e, in certi presidi, completa assenza di dispositivi potrebbe portare a una crescita dei contagiati e di conseguenza alla chiusura degli ospedali. Le autorità regionali e comunali provvedano a fornire misure di prevenzione

12 MAR - “È oramai improrogabile che le autorità regionali e comunali preposte alla tutela della salute pubblica provvedano a fornire a tutti gli operatori sanitari la totalità delle misure di prevenzione necessarie a fronteggiare lo stato di emergenza da CoVid 19. Da diversi giorni infatti siamo stati informati attraverso i nostri rappresentanti della carenza dei presidi e strumenti necessari a garantire l’incolumità di tutto il personale, attualmente costretto a lavorare esposto a rischi, per la scarsa presenza e, in certi presidi, completa assenza di dispositivi. Rischiamo in questo modo che con i tanti operatori contagiati si possa paventare addirittura la chiusura degli ospedali”.

Così la Segreteria provinciale Fials di Roma che specifica anche: “A oggi mancano i dispositivi di protezione prescritti dalle procedure applicabili, compresi gli elementi più basilari ossia i camici, cuffie e guanti monouso misure S/M/L/XL, maschere FFP2, maschere FFP3 nonché i prodotti detergenti e igienizzanti. Ed è proprio a causa della scarsa dotazione di dispositivi di protezione, tanti lavoratori sono stati contagiati e risultano essere in quarantena: potremmo rischiare la chiusura di interi reparti”.

“Non vogliamo che i pochi lavoratori che abbiamo in servizio diventino martiri per colpa della mala gestione di tutti coloro che nel nostro territorio regionale sono i diretti responsabili: governatori, sindaci e autorità locali. Bisogna considerare inoltre che – sottolinea la nota – rimangono a rischio contagio anche le famiglie degli operatori sanitari: figli, coniugi e genitori”.

“Sono giorni che tutti gli operatori sanitari delle Asl e delle aziende ospedaliere di Roma e del Lazio hanno segnalato, fortemente preoccupati per la salute loro e degli utenti, l’assenza di presidi protettivi e igienizzanti. Eppure malgrado ciò continuano a prestare servizio senza le adeguate misure di sicurezza prescritte in tutti gli ambienti sanitari, ospedalieri e distrettuali. Intimiamo quindi – conclude la nota Fials - la Regione Lazio, i sindaci di Roma e provincia e di tutte le altre province, e tutte le direzioni generali delle aziende sanitarie e ospedaliere a garantire la sicurezza dei lavoratori, degli utenti malati e dei cittadini dell’intero territorio ovviando al superamento delle criticità esposte”.
 

12 marzo 2020
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