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Manovra. Grave bocciatura emendamento per dirigenti ministero Salute e Aifa

di Giorgio Cavallero

23 DIC - Gentile Direttore,
i Dirigenti sanitari del Ministero della salute e dell’AIFA, pilastri del SSN, impegnati in prima linea nell’emergenza sanitaria sono stati nuovamente umiliati durante la stesura della legge di bilancio, privati dell’indennità di esclusività e mantenuti in un ghetto economico inaccettabile. In una incredibile dicotomia, vengono espropriati dal loro ruolo, considerati burocrati nella manovra finanziaria e, contemporaneamente chiamati, con i decreti e le ordinanze sull'emergenza, a far fronte ai controlli sanitari ai confini e nel Paese.
 
Nella legge di bilancio, il MEF nega l'inquadramento giuridico ed economico della dirigenza sanitaria del Ministero della salute e dell’AIFA nell’ambito del dlgs 502/92, omettendo l’esistenza della legge 3/2018 e dando parere non favorevole all’emendamento che ANMI-ASSOMED SIVEMP-FPM ha proposto, e che aveva superato tutti gli step dell'iter legislativo, compreso il parere favorevole dello stesso Ministero della salute.
 
Viene negato il ruolo dei dirigenti sanitari dello Stato, considerati estranei al Servizio Sanitario Nazionale.
Dall’altro lato, il Ministero della salute chiama tali dirigenti a garantire, con i decreti sull'emergenza, i controlli sanitari ai confini del Paese, i controlli sanitari su milioni di tonnellate di derrate alimentari in ingresso dai Paesi terzi, la disponibilità di farmaci anti-COVID efficaci e sicuri.
 
Le ordinanze e i decreti vedono, infatti, la profilassi internazionale ed i controlli sanitari alle frontiere come misure fondamentale per controllare questa terribile pandemia a cui l’Italia ha già pagato un elevatissimo prezzo in termini di vite umane.
 
Ma non è sufficientemente chiaro che per attuare i maggiori controlli sanitari alle frontiere decisi dal governo e auspicati anche dall’ECDC servirà, come sempre, il sacrificio e la dedizione dei sanitari del Ministero della Salute operanti sia nelle prime linee di porti/aeroporti sia negli uffici di coordinamento della sede centrale di Roma.
 
Così come non è chiaro che per assicurare la disponibilità di vaccini e farmaci efficaci e sicuri è necessario l’attento e minuzioso lavoro di controllo dei sanitari dell’AIFA
Ci chiediamo qui prodest relegare questa componente fondamentale della sanità pubblica a un ruolo subalterno nella gestione della salute del Paese.
Ci chiediamo chi garantirà equità e universalismo quando le professionalità più qualificate migreranno verso altri lidi e non sarà possibile il turnover, Governo, Ministero della salute e AIFA non possono più esimersi dall’intervenire.
 
Noi, da parte nostra, andiamo a calendarizzare, compatibilmente con il periodo emergenziale, tutte le iniziative necessarie, compreso lo sciopero.
La dignità di questi Dirigenti coincide con la difesa del SSN e dei servizi fondamentali
Chiediamo che la salute e le funzioni di sanità pubblica dei dirigenti che operano nello Stato tornino al ruolo che spetta loro per mandato costituzionale!
 
Giorgio Cavallero
Segretario generale Cosmed
 


23 dicembre 2021
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