Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 18 APRILE 2024
Lettere al direttore
segui quotidianosanita.it

Le denunce dei clinici saranno pure noiose ma sono i problemi veri della nostra sanità


17 GIU -

Gentile direttore,
immaginiamo un’organizzazione, non necessariamente di sanità pubblica, messa in condizioni di non poter offrire un servizio all’altezza delle sue potenzialità a causa di carenza di personale, depotenziamento della struttura, taglio delle risorse finanziarie indispensabili. Immaginiamo anche che i dipendenti di questa organizzazione si lamentino della situazione. Potremmo anche banalizzare dicendo che questa organizzazione di lavoro è priva di personale, non ha strumenti, non ha soldi e per di più continua a lamentarsene: è proprio la ripetizione di queste banalità che annoia gli esperti amministrativi del settore. Che barba! Smettiamo di stancare il pubblico e l’utenza con queste continue litanie senza sbocco e sforziamoci invece di proporre qualcosa di nuovo e più interessante da discutere. Come se ad uno che sta annegando davanti a noi si debba rimproverare il fatto che continua a gridare “Aiuto! Annego!” e rifiuta di affrontare la trattazione di argomenti assai più interessanti, magari i vantaggi della talassoterapia, dei bagni termali, i benefici di una corretta idratazione.

Non possiamo quindi che concordare con il dott. Maffei, che sagacemente mette in rilievo la noiosa ripetitività delle esternazioni del Forum delle Società Scientifiche di Clinici Ospedalieri (QS del 15 giugno 2022). Che noia, sempre le stesse cose, lo sappiamo tutti che negli ospedali mancano medici, tecnici, infermieri, che le attrezzature sono obsolete, che mancano i quattrini per poter lavorare in modo decente. Che poi anche il Papa si sia preoccupato della questione non fa che produrre un lieve sollevamento monolaterale dell’arcata sopraciliare destra: che c’entra poi il Santo Padre con la sanità pubblica ospedaliera?

Sul fatto invece di mettere in relazione l’incremento dell’aspettativa di vita con la sanità ospedaliera, forse qualche chiarimento sarebbe opportuno da parte del dott. Maffei. Tale dato, sul quale si basa la conclusione che tutto sta andando benissimo, è riferito al 2020 rispetto al 2019. Allargando lo sguardo tuttavia, basterebbe confrontare i dati attuali con quelli del 2015 e 2016 per accorgersi che in realtà l’aspettativa di vita si è abbassata negli ultimi 8-10 anni ed arrivare a conclusioni diametralmente opposte rispetto alle considerazioni riportate nell’articolo in questione.  Che poi i dati del Piano Nazionale Esiti (PNE) definiscano indicatori di performance, di timing, di disuguaglianza e solo assai marginalmente siano in grado di indicare esiti in termini di salute effettiva della popolazione assistita, sembra un ulteriore elemento la cui portata sembra rivestire un valore di assoluta marginalità. Definire i dati PNE come indicativi di efficienza ospedaliera può essere corretto e tuttavia riflettere ogni tanto anche sull’efficacia non sembra un chiedere molto. Specie se ci sei tu dalla parte del paziente o magari anche in quella del medico.

Per quanto riguarda infine il tasso di occupazione posti letto in Italia citato nell’articolo,  il rapporto CREA parla di un valore differente da quello riportato dal dott. Maffei (78,1% vs 76%), un dato comunque che appare sovrapponibile  ad altri Paesi (Lussemburgo, Francia, Germania) e dovrebbe venire auspicabilmente inquadrato  in un discorso un po’ più organico e complesso, visto che l’Italia vanta il tasso di ospedalizzazione più basso in Europa e una degenza media invece tra le più elevate. Si potrebbe magari anche pensare che nel nostro Paese vengano ricoverati in ospedale pazienti in condizioni peggiori e che quindi richiedono una più elevata intensità di cure, di fatto giustificando il grido di dolore che si leva da tutte le Società Scientifiche ospedaliere.   L’unico dato certo che risulta dal già citato rapporto CREA è che uno degli indicatori certamente positivi è dato dalla eccellente percezione della qualità dei medici da parte dei pazienti. Non so se lo stesso si potrebbe dire in riferimento alla qualità delle analisi economico-amministrative. 

Pietro Cavalli

Medico



17 giugno 2022
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lettere al direttore

lettere al direttore
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy