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Come rendere il sistema dell’emergenza-urgenza veramente attrattivo

di B.Barcella, I.Piazza, M.Cascio, G.Zaccaria

09 SET -

Gentile Direttore,
come Coordinamento degli Specializzandi di Medicina d'Emergenza-Urgenza (CoSMEU) vorremmo fornire al dibattito nazionale il nostro punto di vista da specializzandi: stiamo lavorando per rendere migliore il percorso di specializzazione in MEU, della durata di 5 anni - contrariamente ad altri percorsi esistenti su scala nazionale o locali - con uno sguardo particolare alla formazione, che riteniamo debba essere il più possibile uniformata a livello nazionale e di alta qualità.

Nel 2021 abbiamo svolto una Survey che ha visto la risposta di circa 500 specializzandi appartenenti alle 33 Scuole di Specializzazione Nazionali: in primis, l’88% si dice convinto della specializzazione e del percorso intrapreso.

In merito alle rotazioni, è emerso che circa il 40% dei MEU non svolge o svolge meno di 3 mesi in 118; circa ⅕ degli specializzandi frequenta meno di 6 mesi  in Pronto Soccorso; per quasi il 10% non sono previste rotazioni in sala operatoria.

Riteniamo che sia fondamentale, da un punto di vista formativo e di identità, avere un’uniformità di rotazioni pianificate in questi setting: condizione basilare per poter acquisire quelle skills teorico-procedurali necessarie a svolgere in sicurezza la professione di Specialisti MEU.


A questo proposito crediamo nell’importanza di poter essere formati direttamente da Specialisti MEU.Per fare ciò riteniamo che serva un settore scientifico-disciplinare specifico, andando gradualmente a svincolare la MEU dall’attuale MED/09. 

Rimane ovviamente fondamentale una formazione iniziale di Medicina Interna, ma lo Specialista in MEU deve anche padroneggiare in sicurezza skills in più: gestione delle vie aeree, sedo-analgesia, del paziente pediatrico, delle urgenze ostetrico-ginecologiche, del trauma (maggiore e minore), delle maxi-emergenze...

Un ambito purtroppo ancora poco sviluppato in Italia, ma non meno importante, è quello della ricerca in Emergency Medicine: il Pronto Soccorso è un enorme bacino di dati, dal quale si può ricavare un’ampia produzione scientifica, tale da poter competere con gli altri settori. Questo permetterebbe alla MEU di acquisire un peso rilevante nel panorama della letteratura scientifica. Dobbiamo prendere consapevolezza che la ricerca in Emergency Setting è possibile ed è un abito in cui possiamo e dobbiamo fare di più. 

L’ultimo punto della nostra survey riguarda il lavoro futuro: il 60% degli specializzandi intervistati vorrebbe lavorare  in un ambiente “misto” svolgendo sia PS che pre-ospedaliero. 

Ed è proprio il lavoro, spesso, il vero motivo per cui la MEU risulta poco attrattiva: non basta aumentare i numeri delle borse e sperare che i giovani medici scelgano medicina d’urgenza per spirito di abnegazione, ma bisogna parallelamente fare in modo che vengano migliorate le condizioni lavorative.

Proprio recentemente sono in fase di approvazione alcune rilevanti novità:
-  l’ufficiale cambiamento del nome della specializzazione da Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza (MeCAU) a Medicina di Emergenza-Urgenza, come richiesto da tutto il mondo dell'emergenza-urgenza: le parole sono importanti ed è giusto che compaia il riferimento all’emergenza come nostra area di competenza;

-  l’estensione delle equipollenze della MEU verso Medicina Interna, Cardiologia, Gastroenterologia, Malattie dell’apparato respiratorio e Geriatria. Di fatto tutte queste Specializzazioni avevano equipollenze per la MEU, ma non vi era il viceversa, cosa che ora si è equilibrata. Riteniamo però che sia un tassello che si deve aggiungere ad un percorso di riforma più profondo, che, se resta isolato, rischia di essere controproducente.

Ci auspichiamo quindi future riforme per rendere il sistema dell’emergenza-urgenza veramente attrattivo. In che modo? Attraverso il riconoscimento del lavoro usurante, il riconoscimento remunerativo adeguato che consideri l’impossibilità di svolgere libera professione, facendo in modo che siano tutelati riposi e ferie, e la diminuzione di notti e festivi con l’anzianità...

Facciamo quindi un appello a tutti i parlamentari e ai Ministeri dell’Istruzione e della Salute per aiutarci a rendere questa specializzazione e questo lavoro sempre più attrattivo: noi ce la stiamo mettendo tutta, ma abbiamo bisogno di nuove prospettive.

Proprio per questo chiediamo di attuare politiche atte a metterci nella possibilità di svolgere al meglio, ed in sicurezza, il nostro lavoro, tanto per noi - che sovente corriamo il rischio di subire aggressioni - quanto e soprattutto per i pazienti, i quali soffrono delle scarse condizioni, delle liste di attesa, della scarsità di posti letto e di spazi vitali.

Concludiamo dicendo ai nostri futuri colleghi: “abbiate coraggio e se pensate che il mondo della Medicina d’Urgenza possa essere la vostra strada, scegliete questa fantastica specializzazione!”

Sul nostro sito potete trovare informazioni sulle varie Scuole di Specializzazione. Siamo disponibili a rispondere a tutte le domande e ad aiutarvi: riteniamo infatti che solo crescendo come gruppo si possa migliorare, andando verso una visione globale della Medicina d’Emergenza-Urgenza. Lo dobbiamo a noi stessi ed ai cittadini tutti.

Bruno Barcella, Isabelle Piazza, Michela Cascio, Gianpiero Zaccaria
Per conto del Direttivo CoSMEU



09 settembre 2022
© Riproduzione riservata

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