Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Lettere al direttore
segui quotidianosanita.it

Medici in pensione a 72 anni? L’Italia si conferma non essere un Paese per giovani

di Gerardo Anastasio

06 FEB -

Gentile direttore,
leggo con un misto di irritazione e interesse la notizia che dopo essere stato respinto per ben due volte, nel decreto "milleproroghe" viene riproposto per la terza volta l'emendamento che mira a rendere possibile fino al 31 dicembre 2026 il mantenimento in servizio fino a 72 anni dei dirigenti medici, delle professioni sanitarie e dei docenti universitari di medicina e chirurgia.

Nel contempo il governo - sempre nel medesimo provvedimento - propone un emendamento che sospende fino alla medesima data la norma del Decreto Madia del 2014 che impediva a tutti i pensionati (sia pubblici che privati) di accedere a consulenze retribuite dalla Pubblica Amministrazione.

Le risorse economiche impiegate a tale titolo - fermo restando il vincolo del tetto complessivo alle spese di personale - sarebbero ovviamente sottratte a quelle destinate a nuove assunzioni di giovani colleghi.

In campo sanitario il combinato disposto dai due emendamenti - qualora venissero entrambi approvati - aprirebbe una prateria per tutti i Professori Universitari e i Direttori di struttura, consentendo loro non solo di continuare a "dirigere" per altri 2 anni, ma anche di continuare a frequentare il loro reparto con consulenze lautamente retribuite oltre la pensione, ponendo le basi per l'insorgenza di problemi relazionali con i colleghi che si troverebbero ancora ad avere a che fare con il vecchio direttore in compresenza col nuovo.

È per ovviare anche a questo problema - oltre che per ovvi motivi etici e di opportunità - che nel 2014 era stata introdotta la norma di cui adesso il governo vuole sospendere temporaneamente l'efficacia.

L'irritazione quindi nasce dal fatto di veder certificato per l'ennesima volta che il nostro non sia un paese per giovani, nonostante tutti si riempiano la bocca di belle parole e magnifiche intenzioni.

Non si può nascondere però che la cosa ha un risvolto interessante: si potrebbe infatti aggiungere queste poche parole agli emendamenti proposti: " I Dirigenti trattenuti in servizio oltre il 70° anno di età se titolari di struttura complessa o semplice perdono l'incarico ed assumono quello di base. Essi e gli eventuali medici pensionati che accedessero a convenzioni retribuite con le aziende sanitarie, sono destinati a prendere servizio nei reparti di Pronto Soccorso".

In tal modo raggiungeremmo due obiettivi: contribuiremmo a ridurre le carenze di personale in quei reparti e garantiremmo ai colleghi una seconda giovinezza.

Gerardo Anastasio

Segretario Anaao Assomed Toscana



06 febbraio 2023
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lettere al direttore

lettere al direttore
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy