Otto punti per salvare il Ssn
di Gianni Nigro
08 SET -
Gentile Direttore,
ho riflettuto a lungo sulle criticità del Ssn e le sue possibilità di sopravvivere nel futuro. Da queste riflessioni è scaturito un documento di proposte in otto punti per rilanciare la sanità pubblica in equilibro la sanità privata integrativa:
1. Finanziamento del Sistema sanitario: la Sanità Pubblica deve innanzitutto essere finanziata per poter svolgere la sua funzione che è quella di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con tempistiche adeguate. Per raggiungere questo obiettivo deve essere dotata di fondi che portino nel 2024 l’incidenza sul PIL della spesa SSN al 7,5%. E’ stato un errore non farlo prima e approvare un DEF nel 2022 che la riducesse. È necessario pianificare un incremento costante e stabile del finanziamento negli anni che lo porti ad allinearlo alla media Europea.
2. Rapporto Stato-Regioni: revisione del titolo V, riequilibrando il rapporto Stato Regioni e rafforzando i poteri di indirizzo e verifica dello Stato per conservare la natura nazionale del servizio stesso e garantire l’uniforme applicazione dei LEA. In questo quadro NO a qualsiasi ipotesi di autonomia differenziata delle Regioni.
3. Spesa per il personale: è necessario rimuovere il tetto alla spesa del personale garantendo il rispetto della compatibilità del fondo del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) come sopra definito. Questo comporterà meno esternalizzazioni di servizi e più personale dipendente.
4. Tema motivazione ed efficientamento del personale: è necessario valorizzare e rimotivare il personale del SSN, al fine di contrastare fenomeni di abbandono e di superare la bassa attrattività attuale. Realizzare una strategia di ridefinizione dei ruoli all’interno dell’organizzazione con un ampliamento delle funzioni e delle competenze assegnate al personale delle professioni sanitarie al fine di valorizzare le stesse e le specifiche competenze del personale medico. È inoltre opportuno qualificare maggiormente il profilo degli Operatori Socio Sanitari (OSS). Il combinato dei punti 3) e 4) ha l’esplicito obiettivo di ridurre il sovraccarico e il burnout di medici e infermieri.
5. Sanità integrativa: deve essere restituita alla sanità integrativa il ruolo di coprire esclusivamente prestazioni non incluse nei LEA (come previsto dal DLgs 229/99 – riforma Bindi) e di dimostrata efficacia. La sanità integrativa deve essere detassata nella stessa forma delle altre spese sanitarie. Questo supera il welfare aziendale oggi detassato al 100% che corrisponde ad un trasferimento di fondi pubblici al privato.
6. Non autosufficienza: dare concreta attuazione alla legge delega del 2023 in materia di politiche sulle persone non autosufficienti prevedendo adeguati livelli di finanziamento pubblico. Per supportare le famiglie con familiari non autosufficienti e contrastare il ricorso inappropriato agli ospedali. E’ inoltre necessario che la normativa nazionale di attuazione legge delega riconosca e sostenga il ruolo dei caregiver e che venga finanziata la legge 112 del 22-6-2016 relativa al “dopo di noi”.
7. Riorganizzazione dei servizi sanitari e socio-sanitari territoriali: attuazione della riforma della medicina territoriale (DM 77/2022): devono essere realizzate le Case di Comunità (CdC) e gli ospedali di comunità (OSCO) con le relative risorse umane e posti letto che riducano l’inappropriato utilizzo di letti e risorse specialistiche negli ospedali che si devono occupare degli acuti; potenziato il ruolo MMG mediante lo sviluppo della medicina di gruppo in stretta relazione con la specialistica ospedaliera e la continuità assistenziale (Unità di Continuità Assistenziale); deve essere potenziata la assistenza domiciliare utilizzando le nuove tecnologie della digitalizzazione (investimenti PNRR). Si propone la sperimentazione della assunzione diretta, su base volontaria, di giovani medici di medicina generale da inserire nelle CdC. Le CdC sono la sede privilegiata della integrazione socio-sanitaria e devono includere le cure per la salute mentale.
8. Impegno straordinario post-covid: per ridurre il disagio ed i rischi per la salute mentale dei ragazzi e delle ragazze adolescenti e giovani adulti/e.
Gianni NigroGià responsabile nazionale della FP CGIL Sanità
08 settembre 2023
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