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La libera professione infermieristica contemporanea: tra bisogni, criticità ed opportunità

di Luigi Pais dei Mori

20 NOV - Gentile Direttore,
non c’è Professione, senza Libera Professione e le Professioni, tutte, sono determinate da un fattore specifico: il bisogno dell’uomo, di avere competenze particolari su un determinato problema complesso. Se il bisogno si esaurisce, si esaurisce la necessità ontologica di quella professione.

Ci sono dei bisogni che esistono “da sempre e per sempre”, come, per esempio, il bisogno di assistenza. Ne abbiamo prova nella nostra intrinseca fragilità umana: quando veniamo al mondo abbiamo subito bisogno di essere aiutati, accuditi, assistiti (ad-sistere, stare vicino) e lo stesso bisogno lo esprimiamo, più o meno attivamente, durante la nostra vita e, soprattutto, nell’autunno-inverno del nostro passaggio terreno.

A pensarci bene, la nostra vita media si sviluppa in circa 4.500 settimane (86 anni, vi risparmio il conteggio, che certamente avete pensato di fare); di queste:
- circa 500 settimane le passiamo con necessità importanti di assistenza, da bambini;
- circa 800 settimane le passiamo come portatori attivi di assistenza, da genitori;
- circa 800 settimane le passiamo ancora come portatori di assistenza, con i nostri familiari anziani;
- circa 500 settimane le passiamo, sperando bene, come soggetti assistiti, nella nostra vecchiaia.

Abbiamo a che fare con la fragilità, in ruoli diversi, mediamente per il 58 – 60% della nostra vita: la fragilità è una strana condizione di normalità e quindi il bisogno di assistenza è una retta, nel continuum del tempo universale, non ha un inizio e non avrà una fine, è “da sempre e per sempre”, Alcuni bisogni, però, possono arrivare ad esaurimento e la semiretta diventa un segmento.

È il caso di alcuni mestieri, giunti al loro termine, perché magari soppiantati dalla tecnologia, dall’innovazione: più efficienza, efficacia ottimale, velocità, economicità, diffusione, mercato.

Leggere la storia, è quindi utile per capire l’evoluzione delle professioni, comprenderne il cammino e provare ad orientare i prossimi passi, per evitare l’errore, rischiosissimo, dell’immobilismo autoreferenziale. Crogiolarsi nel proprio status professionale, più o meno prestigioso nella scala sociale, rischia di trasformarsi in un autogol formidabile, perché, si sa, la Storia non ha mai aspettato l’Uomo.

La Libera Professione Infermieristica è una solida realtà che oggi sta vivendo una rinnovata stagione, grazie certamente a maggiori opportunità e grazie ad una crescente versatilità e flessibilità, fattori che gli Psicologi del lavoro ritengono prioritari nella ricerca continua del work-life balance; fattore assolutamente non trascurabile per le “nuove generazioni”, ma anche per una professione al 77% femminile (dati FNOPI).

Il contesto attuale, però, presenta anche delle criticità da considerare: alla Cassa di Previdenza ENPAPI sono iscritti oltre 90.000 Infermieri, ma le posizioni di “contribuente attivo” sono circa la metà, questo porta a pensare che la scelta libero professionale, per molti aspetti, è stata una scelta di transizione, non una spinta “imprenditoriale”.

Oltre il 70% degli Iscritti esercita in forma singola e l’esercizio reale ci porta a pensare frequentemente ad una sorta di “parasubordinazione”, più che ad una libera professione reale. Manca una solida e diffusa cultura imprenditoriale, manca anche una rete di contatto e scambio tra i Professionisti.

Su questi aspetti si è concentrata l’azione della FNOPI, riflettendo su tre assi portanti: cultura della libera professione, network e opportunity.

I tre assi si sono sviluppati in modalità differenti e convergenti, puntando sia allo sviluppo della discussione in seno alle Università, sia alla trasmissione di messaggi coerenti attraverso i social media, mettendo in evidenza storie di successo di Infermieri Liberi Professionisti.

Il network professionale si è sviluppato in ottica macro, coinvolgendo un referente specifico per ogni Ordine delle Professioni Infermieristiche d’Italia.

Le opportunity si basano sulla piattaforma www.infermieripervoi.it, un progetto a marchio FNOPI per offrire gratuitamente un terreno di incontro tra domanda e offerta. Un progetto ambizioso, che si sta sviluppando su ottimi presupposti: quello delle competenze avanzate e quello della capillarità dell’offerta, recependo fin da subito anche il tema dell’equo compenso.

Tutti questi aspetti, insieme alle questioni previdenziali e allo sviluppo del personal branding infermieristico verranno trattati alla Giornata Nazionale della Libera Professione Infermieristica, il 22 novembre al Forum Risk di Arezzo, dove verrà ufficialmente lanciata la piattaforma Infermieri per Voi e dove ascolteremo le storie di Infermieri liberi professionisti di successo, che si sono distinti per il binomio tra Infermieristica e fantasia.

Luigi Pais dei Mori
Consigliere del Comitato Centrale Fnopi - Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche

20 novembre 2023
© Riproduzione riservata

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