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Virus Respiratorio Sinciziale, un nuovo sfidante obiettivo della vaccinoprofilassi

di Gianfranco Finzi

14 OTT - Gentile Direttore,
l’Art. 32 della Costituzione sancisce che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”. Alcune malattie infettive presentano la caratteristica di poter essere prevenute dalla vaccinazione. L'obiettivo dei programmi di prevenzione vaccinale è duplice: a livello del singolo individuo, quello di conferire uno stato di protezione verso determinate infezioni per evitare forme gravi di malattia; a livello di popolazione, quello di ottenere la riduzione e, quando possibile, l'eliminazione di alcune malattie infettive. I vaccini assumono pertanto un grande valore dal punto di vista sanitario ma anche etico e sociale. Il recente aggiornamento del Piano Nazionale prevenzione vaccinale (PNPV) prevede tra i principali obiettivi di raggiungere e mantenere le coperture vaccinali target promuovendo interventi vaccinali nei gruppi di popolazione ad alto rischio per patologia e favorendo un approccio centrato sulle esigenze del cittadino e della comunità. Al fine di impostare una corretta strategia preventiva come reale “valore sociale” della pratica vaccinale è ovviamente presupposto indispensabile avere a disposizione un vaccino sicuro ed efficace, ma è altresì importante conoscere la situazione epidemiologica esistente nella popolazione al fine di ridurre i soggetti suscettibili nella comunità considerata.

I dati epidemiologici disponibili, analizzati recentemente dalla Società Italiana di Igiene (SItI) e dalla Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), confermano come le infezioni da Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) rappresentino un rilevante problema di sanità pubblica in quanto può provocare gravi manifestazioni cliniche con difficoltà respiratoria e ospedalizzazione in alcuni soggetti ad alto rischio tra i quali:
• Bambini prematuri nati prima delle 29 settimane di gravidanza
• Lattanti e bambini <24 mesi con displasia broncopolmonare
• Bambini con cardiopatia congenita o altre malattie respiratorie croniche
• Bambini e adulti immunocompromessi
• Adulti >65 anni

In Italia si stima che oltre 80.000 bambini nel primo anno di vita contraggano infezione da RSV; circa 15.000 di essi necessitano dell’ospedalizzazione e circa 3000 di ricovero in terapia intensiva. Un terzo dei bambini che hanno sofferto di bronchiolite possono sviluppare nel tempo quadri asmatici. Purtroppo, non esiste un trattamento efficace per l’infezione da RSV e per molto tempo le opzioni preventive disponibili sono state le precauzioni standard per le malattie a trasmissione aerogena. L’uso delle mascherine, il lavaggio delle mani e il distanziamento sociale durante la pandemia COVID hanno ridotto del 70-80% i casi di bronchiolite, tuttavia queste strategie preventive sono di difficile implementazione e possono avere un impatto negativo non trascurabile nella relazione madre-figlio.

In Italia attualmente la strategia preventiva con anticorpi monoclonali è riservata solo a una percentuale minima di lattanti che presentano condizioni di aumentato rischio. È molto recente la nota di allarme delle Regioni, indirizzata all’AIFA ed al Ministero della Salute, in merito alla disponibilità di uno dei principali farmaci di questo gruppo, nella quale si richiama l’attenzione sulla indisponibilità del farmaco necessario a coprire i fabbisogni di tutta la popolazione pediatrica a rischio, con gravi sperequazioni tra Regioni.

Recentemente sono stati approvati e sono disponibili due vaccini per RSV: il vaccino ricombinante, bivalente non adiuvato ed il vaccino ricombinante monovalente adiuvato. Il vaccino ricombinante bivalente (RSV A e RSV B) non adiuvato è indicato per la protezione passiva contro la malattia del tratto respiratorio inferiore causata dal virus respiratorio sinciziale (RSV) nei neonati dalla nascita fino ai 6 mesi di età a seguito dell’immunizzazione della madre durante la gravidanza e per l’immunizzazione attiva dei soggetti di età >60 anni per la prevenzione della malattia del tratto respiratorio inferiore da RSV. L’uso del vaccino durante la gravidanza per la protezione passiva del neonato ha dimostrato un’efficacia pari 81,8% a 90 giorni ed al 69,4% entro 180 giorni dalla nascita. Non è stata rilevata alcuna segnalazione di sicurezza nelle donne o nei neonati e nei bambini fino a 24 mesi di età; l'incidenza degli eventi avversi era simile nel gruppo vaccino e nel gruppo placebo. La maggior parte dei neonati, la cui madre è stata vaccinata in gravidanza, non necessitano successivamente della somministrazione di anticorpi monoclonali. Tuttavia, sono necessari almeno 14 giorni dal momento della vaccinazione materna per lo sviluppo e il trasferimento transplacentare degli anticorpi materni per proteggere il neonato/bambino, pertanto se ne raccomanda la somministrazione in gravidanza tra la 24 e la 32 settimana di gestazione, con una protezione attesa fino a sei mesi dopo la nascita.

L’efficacia del vaccino per l’immunizzazione attiva dei soggetti di età pari o superiore a sessanta è risultata pari a 65,1 % per RSV con >2 sintomi ed a 88,9% per RSV con >3 sintomi. Non sono state segnalate problematiche relative alla sicurezza.

L’ANMDO è attivamente impegnata all’implementazione della vaccinoprofilassi in coerenza con le indicazioni del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV). La gestione delle infezioni da virus Respiratorio Sinciziale costituisce un nuovo sfidante obiettivo della vaccinoprofilassi. In questo scenario per intercettare i bisogni della popolazione assume particolare rilevanza il ruolo delle strutture ospedaliere al fine di avviare percorsi vaccinali mirati in coordinamento con le strutture territoriali. Importante la formazione dei professionisti sanitari e la comunicazione efficace e trasparente con i cittadini, al fine di promuovere l’atto di vaccinarsi in sicurezza come valore etico collettivo e personale di promozione della salute.

Gianfranco Finzi
Presidente Nazionale ANMDO (Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere)

Riferimenti:
Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale PNPV 2022-2025
Position Paper AOGOI SIGO SIMP AIO FNOPO SIN SIP 15 marzo 2024
Position Paper SITI SIMIT 2024

14 ottobre 2024
© Riproduzione riservata

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